Inaugurata a Modena la “Casa di Papà”, dedicata ai padri separati e ai loro figli

Questo è un sogno che si realizza e noi siamo ancora increduli”, con queste parole Elena Fano, presidente dell’Associazione Salotto Magico, ha voluto aprire la presentazione di un nuovo spazio in città dedicato ai padri separati e ai loro figli, ‘La Casa di Papà’.

Da sette anni, sotto la guida dello psicologo psicoterapeuta Franco Boldrini, – ha continuato Fanosi riunisce un gruppo di auto aiuto che ha coinvolto finora una cinquantina di padri, oggi con questo spazio abbiamo voluto dare una svolta e il nostro pensiero è andato immediatamente ai bambini, è una cameretta pensata per loro. E’ un luogo dove i padri, che vivono una situazione di disagio abitativo, possono incontrare i loro figli serenamente, con la giusta intimità, quella che non possono avere se si incontrano fuori, nei centri commerciali, al freddo su una panchina in un parco o in un fast food. Abbiamo voluto ricreare all’interno di questo piccolo spazio un’atmosfera familiare serena, siamo stati attenti ai colori e ci sono anche dei giochi, perché il papà possa giocare, fare i compiti o anche cucinare insieme ai propri figli. E’ uno spazio di affettività, perché i bambini possano continuare ad avere una relazione serena sia con il padre che con la madre. Ci si può separare dalla moglie o dal marito, ma dai figli mai”.

I locali della Casa di Papà, che si trova in via Borelli 48, sono stati messi a disposizione dal Comune di Modena, e sono gestiti dall’Associazione Salotto Magico che da 7 anni promuove un gruppo di auto-aiuto per uomini e padri separati. “La realtà modenese – ha detto l’assessora al Welfare Giuliana Urbelliall’avanguardia nella rete di servizi dedicati al sostegno delle donne e all’inclusione sociale di categorie svantaggiate, non contemplava ancora un servizio dedicato al sostegno di uomini e padri separati. A un anno circa dall’apertura dei Ciclamini per l’accoglienza di donne fragili con minori, abbiamo quindi raccolto le istanze di chi da anni lavora sul territorio con i padri separati, mettendo a disposizione un primo spazio di incontro protetto e dedicato, dove poter trascorrere momenti di vita quotidiana, come a casa. Si tratta di un primo passo per comprendere meglio bisogni che difficilmente riescono a essere intercettati dai servizi”.

Spesso infatti – ha aggiunto la presidente Elena Fanole necessità di queste persone si esprimono sotto l’aspetto economico, ma anche sotto quello psicologico e sono difficili da percepire a causa di una certa reticenza, più diffusa tra gli uomini, a esprimere il disagio emotivo. Da quando, circa sei anni fa, si è formato il gruppo di auto aiuto ideato e condotto dallo psicologo Franco Boldrini, sono stati coinvolti oltre una cinquantina di padri. Ci siamo, inoltre, resi conto che la separazione può avere pesanti effetti anche dal punto di vista abitativo, con conseguenti difficoltà a continuare la relazione con i figli e a trascorrere con loro il tempo concesso in un luogo sereno e familiare, come intende essere La casa di papà. La mission della nostra associazione è l’aggregazione sociale e di fronte a una famiglia disgregata non possiamo lasciare correre e saremo sempre in prima linea!”.

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