Modena città turistica? Ne parliamo con Buontempi di Federalberghi-Confcommercio

Siamo nel pieno dell’estate, la stagione dedicata al turismo che in Emilia Romagna ha segnato una vera e propria impennata con un +7,6% nei primi sei mesi dell’anno. Sono 17 milioni di presenze distribuite tra mari e monti. Ma in pianura come va? A Modena come va? Lo chiediamo a chi si occupa di turismo da anni, Franco Buontempi, segretario di Federalberghi-Confcommercio e coordinatore di Modenatur, che gestisce l’Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica di Piazza Grande.

Quali sono le tendenze degli ultimi anni?
Negli ultimi 15 anni c’è stato un costante aumento e cresce anche la visibilità di Modena sul mercato turistico. Sempre più gente viene per turismo, non più solo per affari. Il problema del turismo, però, sono i pernottamenti. I turisti vengono per escursioni in giornata da città vicine, dobbiamo spingere di più sui pernottamenti, far sì che ci scelgano come base. Stiamo lavorando su questo.

Anche a Modena il 2017 va meglio del 2016?
Il trend è decisamente in crescita per pernottamenti ed escursioni. Alcune strutture, però, sono in sofferenza, perché un conto è l’aumento dei pernottamenti e un altro è la redditività. Il mercato turistico si è ampliato con internet ma il costo camera è diminuito. Da alcuni anni, comunque, è evidente che a Modena, in particolare con questa amministrazione, c’è una sensibilità maggiore sul tema del turismo.

Dovremmo fare un po’ di sana concorrenza alle città vicine, magari abbassando ancora i prezzi?
Non si tratta solo di prezzi ma anche di promozione. Come Confcommercio-Federalberghi con Cna, Confesercenti e Lapam abbiamo costituito anni fa Modenatur, società che fa il tour operator, partecipa alle fiere e porta in giro il nome di Modena. Eventi come il concerto di Vasco o il Festival Filosofia chiamano il ‘cliente individuale’, quello che non va in agenzia, si muove online e contatta direttamente l’hotel. Chi lavora su Modena con l’organizzato, invece, ha bisogno di programmare in anticipo le attività. Modenatur partecipa alle fiere, individua gli operatori, li invita qui, lavora per far conoscere la città. Per 50/60 giorni l’anno siamo pieni, negli altri dieci mesi c’è ampia disponibilità per riempire.

Quali sono gli eventi che riempiono quei 50/60 giorni?
Cersaie, Festival Filosofia, due/tre fiere a Bologna e Modena, Ambiente e Lavoro ci portano verso il ‘tutto esaurito’. Dobbiamo creare opportunità su tutto l’anno, lavorando sui prezzi e sui periodi scoperti. Maggio e ottobre sono mesi importanti per i volumi del ricettivo mentre gennaio, ad esempio, è vuoto. Per un convegno a gennaio, l’albergo e il sistema città possono fare offerte più convenienti, dare più opportunità.

Festival Filosofia, Nessun Dorma, Stuzzicagente, le Fiere, il sito Unesco… Modena si adopera per chiamare gente e mostrarsi…
Certo! E anche le singole aziende si attrezzano per i turisti. Se prima un bar cercava un semplice barista, adesso lo vuole che parli le lingue, le acetaie hanno spazi degustazioni e il bagno per il pubblico, gli stessi alberghi chiedono personale in grado di rispondere ai turisti che chiedono suggerimenti. Oggi, quando un turista va in vacanza, vuole star bene almeno come a casa sua, non è disposto a fare un passo indietro. Chi non si adegua, rischia di restare fuori mercato, perché è sempre il cliente che sceglie!

Modena, città bella e piccola, può lavorare bene sulla qualità, accontentare segmenti di domanda specifici. Del turismo di nicchia, con offerte personalizzate e prodotti su misura, cosa ne pensa?
Abbiamo già forti segmentazioni di target il tema trainante da noi è quello dei motori. Strutture come il Museo Ferrari e il Mef si sono attrezzate da tempo e rinnovano spesso la loro offerta, la Pagani ha aperto un bellissimo show room, ma ci sono anche Ducati e Lamborghini. Siamo il cuore della Motor Valley ma c’è anche l’enogastronomia. Abbiamo già delle nicchie sviluppate, mentre su altre bisogna lavorare, ragionando nell’ottica del cliente. Bisogna individuare il target giusto e i tour operator interessati. Siamo una città ancora poco nota, dobbiamo spingere su prodotti che abbiamo già pronti, già conosciuti e pian piano affiancarne di nuovi. 

Cosa pensa dell’alleanza con Bologna sulla promozione turistica in tema, appunto, di food, motori e neve?
L’associazione con Bologna va benissimo, è l’alleanza giusta! Il problema è un altro semmai… Bologna è più ‘grossa’ di noi, per lavorare insieme dobbiamo essere molto bravi e organizzarci per stare in serie A! Sui motori, non c’è dubbio, Modena è meglio. Per l’enogastronomia, se contiamo i prodotti Dop e Igp sul nostro territorio sono di più e nella ristorazione abbiamo più chef stellati! Sul turismo bianco, Cimone contro Corno alle Scale, è evidente no?! Insomma, abbiamo tutto, dobbiamo solo organizzarci al meglio per fare bella figura!

di Patrizia Palladino

WP-Backgrounds Lite by InoPlugs Web Design and Juwelier Schönmann 1010 Wien