È stato pubblicato il bando di gara per l’assegnazione dei lavori di restauro e ripristino con miglioramento sismico della Chiesa di Sant’Agostino, di proprietà del Comune di Modena ma concessa in uso alla parrocchia di Sant’Agostino e San Barnaba.
I lavori, per un importo complessivo di circa 960 mila euro (base di gara poco oltre i 750 mila euro più Iva), finanziati per 500 mila euro dalla Regione Emilia-Romagna per ripristino post sisma e per circa 460 mila euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, verranno assegnati attraverso la nuova procedura negoziata prevista dal Codice degli Appalti secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa. L’avvio dell’intervento avverrà presumibilmente a inizio estate 2017 con fine prevista nella primavera del 2018.
A seguito dei danni subiti in conseguenza agli eventi sismici del 2012, la chiesa di origine trecentesca è stata dichiarata inagibile e, vista l’entità e il tipo di danni riscontrati, che hanno ridotto la capacità di resistenza alle azioni sismiche di alcune porzioni di edificio si è ritenuto necessario prevedere interventi di riparazione, messa in sicurezza, eliminazione delle vulnerabilità della struttura e rafforzamento. I lavori saranno inoltre l’occasione per provvedere al rifacimento del riscaldamento e per estendere l’azione di restauro e consolidamento del soffitto e dell’apparato scultoreo decorativo.
I lavori previsti sono la realizzazione di strutture metalliche volte a contrastare il ribaltamento della facciata principale e della parete trasversale interna posta nel sottotetto sul lato dell’abside, la cerchiatura della muratura in corrispondenza delle travi di legno che sostengono la copertura, il ripristino e rinforzo del controsoffitto, interventi di risarcitura delle lesioni del campanile, il rinforzo dell’architrave del portale d’ingresso della chiesa, il ripristino del controsoffitto a volta della sacrestia, il rinforzo del solaio della cappella al primo piano, la riparazione delle scale di accesso al sottotetto, la risarcitura delle lesioni nelle pareti verticali del locale dell’organo e interventi su superfici decorate.
