Riqualificazione Portali, verso l’accordo di programma

Una piazza pedonale di fronte al Palapanini con al centro una fontana, un parco lineare per attività sportive e dog park, il parcheggio interrato per togliere auto dalla superficie, una velostazione per le bici, colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, una nuova organizzazione del centro commerciale, che si amplia introducendo altri servizi tra i quali anche la “Corte del gusto”, ristorazione di qualità con accesso indipendente a servizio anche per il palazzetto dello sport.

Sono alcune delle caratteristiche del progetto di riqualificazione del centro commerciale “I Portali” a Modena nel quale sono previsti, a carico del privato, alcuni interventi sulle infrastrutture per migliorare la mobilità nella zona, rendendo più sicura e agevole quella pedonale e ciclabile: il sottopasso della ferrovia in strada Minutara (carrabile e ciclo-pedonale), una nuova rotatoria su via Santa Caterina, altre due rotatorie su via Divisione Acqui per migliorare l’accessibilità del polo commerciale e sportivo, la riqualificazione del parcheggio esterno in funzione di polo scambiatore.

Nei giorni scorsi la giunta, su proposta dell’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, ha approvato la delibera con lo schema di Accordo che potrà essere approvato una volta terminata l’istruttoria del progetto che verrà proposto da Eurocommercial Properties srl e verificata la sua fattibilità per poi, a quel punto, avviare le procedure per la variante urbanistica.

Nella stessa seduta, la giunta ha approvato anche il documento preliminare per la variante al Psc del comparto ex Consorzio agrario-Esselunga che nelle prossime settimane, come annunciato in occasione dell’approvazione dell’Accordo, verrà discussa in Consiglio comunale. Il provvedimento comprende anche la Valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale, la cosiddetta Valsat.

Rispetto ai Portali, il Comune ha posto alcune condizioni per la fattibilità dell’intervento e l’avanzamento nelle successive fasi del progetto, In particolare, nella parte di ampliamento del centro commerciale dovrà essere garantito l’insediamento prevalente di monomarche o operatori del commercio e dei servizi non ancora presenti in città: “Tale mix commerciale per assortimento, qualità intrinseca, tipologia degli occupanti – si legge nella delibera – dovrà permettere la realizzazione di un insediamento unico, originale e innovativo”. Inoltre, il Comune chiede sia destinata ad attività a servizi e allo svago una quota non inferiore al 20 per cento dell’ampliamento della nuova superficie consentita fino a 20 mila metri quadri.

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