Chiusa dal 2012, la chiesa di Sant’Agostino sarà riaperta, con tutta probabilità, a settembre 2018. Il termine dei lavori è previsto per maggio, ma saranno necessari altri interventi prima di poterla riaprire effettivamente. Ci spiega quali il nuovo parroco di Sant’Agostino e San Barnaba, don Paolo Notari.
L’intervento dovrebbe terminare entro maggio. A quando la prima messa?
Il Sindaco Muzzarelli ha detto che la ditta ha un contratto che scade il 20 maggio, entro quella data dovrebbe finire, se non subentrano ritardi. Dopo, però, si tratta di fare la pulizia dei locali che richiederà tempo, perché parliamo di ambienti molto grandi. Immaginiamo di poter riaprire in settembre.
Dal 2012 le attività della parrocchia si svolgono nella Chiesa di San Barnaba. Che sentimento c’è tra i parrocchiani?
Per una parrocchia non avere la sua chiesa principale, è come per una famiglia essere senza casa. C’è un disagio enorme, molte persone non riescono ad adattarsi e soffrono. Qualcuno ha cercato di rivolgersi ad altre parrocchie ma non è come essere nella propria. C’è grande attesa!
Sant’Agostino è una parrocchia importante in città, come va il suo nuovo incarico?
Tutto bene a parte il fatto che siamo senza chiesa e le difficoltà sono notevoli. Si tratta di ricostruire un tessuto parrocchiale che si è notevolmente sfilacciato a causa di questa mancanza. Dobbiamo ricostruire una serie di tradizioni e abitudini, perché parrocchia vuole dire celebrare messa, celebrare feste che seguono una cadenza che dura da centinaia di anni, momenti importanti che ora dobbiamo vivere nella chiesa di San Barnaba, che è molto piccola. Diciamo che abbiamo fatto i salti mortali!
Dopo il restauro dell’edificio, occorre restaurare il tessuto comunitario…
Adesso ci aspetta la cosa più difficile e cioè quella di ricostruire le relazioni. Quando riapriremo a settembre, saranno passati oltre 6 anni dal sisma e non sono pochi…
di Patrizia Palladino
