Villa Ombrosa, al via il progetto per la Casa delle donne

Villa Ombrosa a Modena si amplia a nord con una sala riunioni di 100 metri quadrati accessibile anche a struttura chiusa e con un nuovo ingresso dal viale alberato raggiungibile da via Vaciglio.

La Giunta, nella seduta di martedì 15 novembre, ha approvato il progetto esecutivo di ristrutturazione dello storico edificio di via Vaciglio nord 6 che diventerà la sede della Casa delle donne: a inizio 2017 la pubblicazione della gara per l’assegnazione dei lavori. L’intervento alla storica villa, appartenuta nel ‘700 all’erudito modenese Ludovico Antonio Muratori e dal 1978 di proprietà del Comune, comporta un costo di circa 1 milione 200 mila euro e la conclusione è prevista per fine 2018.

Verranno inserite inferriate nei primi due piani della villa e uniformati i sistemi di chiusura precedenti (in parte scuri e in parte tapparelle) prevedendo ovunque un sistema di scuri interni, più facilmente gestibili anche in presenza di inferriate e più adatti alla gestione quotidiana in una palazzina a uffici. Le finestre saranno dotate inoltre di veneziane frangisole integrate nel vetro.

È previsto, infine, un livellamento dell’area cortiliva tale da eliminare la differenza di quota con il piano terra, ribassato di circa 30 centimetri, e non rendere necessarie rampe di collegamento all’ingresso e problemi di barriere architettoniche e di ristagno d’acqua.

La Casa delle donne riunirà al suo interno il Centro documentazione donna e la sua biblioteca, le associazioni femminili con sede attuale in via del Gambero, Adaser (Associazione Donne Arabe e Straniere in Emilia Romagna); Casa delle donne contro la violenza; Differenza maternità; Donne nel mondo; Gruppo donne e giustizia; Udi-Unione Donne in Italia di Modena.

 

 

WP-Backgrounds Lite by InoPlugs Web Design and Juwelier Schönmann 1010 Wien