Bomporto: emergenza e Fase 2, ne abbiamo parlato col sindaco Giovannini

Dopo essere stati sulle colline di Vignola, il nostro viaggio virtuale lungo la Provincia di Modena per conoscere le realtà colpite dall’emergenza Covid-19, ci ha condotto a Bomporto. Questa settimana noi di Vivo, infatti, abbiamo intervistato il Primo Cittadino Angelo Giovannini.

Sindaco, quali sono state le principali criticità del suo territorio durante la quarantena?
Credo siano state le stesse che hanno colpito un po’ tutta la provincia, ovvero adeguarsi alla successione di scenari sempre nuovi e diversi, dati dalle differenti normative, e far capire l’importanza e la gravità della situazione ai cittadini, la cui maggioranza è stata brava, anche se taluni ancora oggi non comprendono che non siamo tornati alla normalità. La Fase 2 ci avvicinerà alla Fase 3 solo se continueremo a rispettare le norme e le poche regole rimaste e ad avere comportamenti corretti e adeguati.

Quali servizi avete dato ai cittadini?
Nonostante anche al Comune sia stato chiesto di lasciare a casa, o usufruendo delle ferie arretrate o con lo smart-working, il maggior numero di dipendenti, abbiamo dovuto far fronte ai servizi ordinari e straordinari. Ci siamo subito messi al lavoro per dare risposte a quelle famiglie o cittadini singoli che si trovavano in circostanze di bisogno. Non solo i malati ma tutti i “quarantenati” i quali, non potendo uscire di casa anche se sani, avevano bisogno di spesa e farmaci a domicilio. Perciò, fin dalle prime ore, abbiamo attivato un numero di primo contatto, che poi a sua volta assegnava i singoli casi a seconda delle modalità di risposta. Ci tengo a fare un ringraziamento speciale al Gruppo Comunale di Volontari della Protezione Civile, i quali ci hanno permesso di aiutare e stare vicini ai nostri cittadini.

Avete avuto molti casi di contagio?
Abbiamo avuto due decessi e circa una trentina di contagiati. Naturalmente, invece, il numero di persone in quarantena è stato maggiore. Oggi siamo a circa sette contagiati e quattordici in quarantena, dei quali la maggior parte sono persone tornate dall’estero.

Usate molto i social per stare in contatto con i cittadini?
Tutti i giorni mettiamo due post fissi su Fb: uno con l’aggiornamento legato ai dati regionali e provinciali e uno specifico coi dati bomportesi, e continueranno ad essere un appuntamento imprescindibile fino a quando ci sarà l’emergenza sanitaria. Abbiamo notato che i cittadini li apprezzano molto. Adesso siamo partiti, inoltre, con questa diretta Facebook settimanale “Bomporto in diretta”, nella quale abbiamo un rappresentante della giunta, un esperto professionale (es. direttore salute pubblica o un alto dirigente protezione civile) e un ‘testimone della strada’, ovvero una di quelle figure, come infermieri e volontari della protezione civile, che ci vengono a raccontare come hanno vissuto l’emergenza sanitaria in trincea.

Può tracciare un bilancio di questi primi giorni di Fase 2?
Io non sono tra quelli più ottimisti. Capisco assolutamente la smania di uscire della gente perché tre mesi sono lunghi e chi ha rispettato scrupolosamente le norme non ne può più; capisco altrettanto, se non di più, la smania e l’entusiasmo e la voglia di ripartire dei commercianti, degli artigiani e degli imprenditori i quali, dopo tre mesi, vedono a serio rischio le proprie attività. Detto ciò, siccome gli esperti non escludono o quasi danno per scontato una seconda ondata, speriamo che attraverso i comportamenti corretti e il rispetto scrupoloso delle norme questa seconda ondata sia lieve.

Avete pensato a come poter riorganizzare gli eventi autunnali?
Se la domanda avesse riguardato gli eventi estivi le avrei risposto che, salvo miracoli dell’ultim’ora, abbiamo deciso di rinviarli tutti. Storicamente avevamo una primavera-estate ricca di appuntamenti. Per quanto riguarda gli eventi autunnali, come la Festa del Lambrusco e la Fiera di San Martino, non abbiamo ancora deciso e dobbiamo prima fare delle valutazioni.

di Mattia Amaduzzi

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