Al Teatro Dadà arriva il grande jazz con Franco Ambrosetti & Italian Gang

Per il secondo anno, il Modena Jazz Festival incontra il Bologna Jazz Festival in una sinergia che sta portando le due realtà jazzistiche più importanti della nostra regione ad un successo di pubblico e critica. Il primo appuntamento nella città di confine tra le due provincia, ovvero a Castelfranco Emilia. Grazie alla musica e grazie al Jazz i petroniani e i geminiani quindi si alleano per uno sviluppo artistico che ha radici profonde sulla via Emilia.

Storicamente sin dal dopoguerra tra Modena e Bologna si sono formate le band musicali più importanti della penisola, personaggi come Henghel Gualdi, Piergiorgio Farina, Romolo Grande e Pippo Casarini nel jazz e Francesco Guccini, i Nomadi, L’Equipe 84, Lucio Dalla nel Beat e nel Pop hanno stimolato e arricchito il patrimonio musicale di tanti giovani. Il 4 Novembre al Teatro Dadà uno Icona del Jazz Europeo, il trombettista di Lugano Franco Ambrosetti: nato a Lugano (CH) il 10 dicembre 1941, suo padre Flavio Ambrosetti era un sassofonista, bandlieader e pioniero del bebop sulla scena europea dei primi anni quaranta. Studia pianoforte classico per 9 anni, ma a 17 anni lo abbandona per dedicarsi alla tromba, di cui è totalmente autodidatta. Debutta professionalmente a Roma nel 1961 con il quintetto di Romano Mussolini. Negli anni dell’università, continua ad esibirsi nei gruppi del padre e in gruppi a suo nome, a Zurigo e Milano. Suona, fin dal 1962, in tutti i festival di jazz più importanti al mondo (La Tour, S. Remo, Pori, Varsavia, Stoccolma, Zurigo, Milano, Lugano, Parigi, Bologna). Negli anni Sessanta si esibisce con Gato Barbieri, Daniele Humair, George Bruntz e molti altri. In Italia, si esibisce al Derby Club con Enrico Intra, Franco Cerri, Enzo Jannacci, etc.

Pubblica gli album “Light Breeze“, “Grazie Italia“, “European Legacy“, “Liquid Gardens“, tra gli altri. Dal 2004 collabora stabilmente con Miroslav Vitous, in formazione di duo, trio e quartetto, avvivinandosi alla musica sperimentale, a partire dalla partecipazione al progetto Remembering Weather Report. Partecipa in veste solistica alla serata di gala per il Settantacinquesimo di Quincy Jones al Festival di Montreux. Oggi, Franco Ambrosetti collabora stabilmente con Dado Moroni, Antonio Faraò, Enrico Intra, Danilo Rea e con Uri Caine, in trio e in progetti di respiro sinfonico. E’ degna di nota la sua collaborazione venticinquennale con Mina e con Massimiliano Pani.

La sua carriera di musicista, per oltre tre decadi, si è fittamente intessuta con il suo ruolo nell’azienda di famiglia, l’Ambrosetti Industrial Group, di oltre seicento dipendenti, in cui Ambrosetti ricopre dal 1973 il ruolo di Vice Presidente, Amministratore Delegato, Presidente. Dal 2000 si dedica interamente alla sua carriera musicale, e porta il numero dei suoi concerti annui da venti a sessanta. Ambrosetti ha scritto le musiche di scena per diversi spettacoli di Pinter, Baricco e Ibsen, in collaborazione con sua moglie, attrice e direttrice della propria compagnia teatrale.
Franco Ambrosetti ha inoltre composto alcune colonne sonore, per i film Die Reise di Markus Imhof, Riviera Cocktail di Heinz Buetler, Arsene Lupin per la SRG SSR Swiss Television.

Oltre al premio di Vienna, nel 1966, ha vinto il premio come Miglior Musicista indetto dalla RAI a Venezia nel 1985, ed è stato eletto Chevalier des Arts et des Lettres della Repubblica Francese.

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