La nuova stagione teatrale del Dadà. Primo appuntamento il 10 novembre

Sono sette i titoli che compongono il cartellone della stagione 2017/2018 del Teatro Dadà, con alcuni protagonisti della scena teatrale fra cui Enzo Vetrano, Stefano Randisi, gli Oblivion, Ivano Marescotti e Leo Muscato solo per citarne alcuni. Anche quest’anno viene inoltre rinnovata l’offerta di assistere a due spettacoli di punta, uno al Teatro Storchi di Modena e uno all’Arena del Sole di Bologna, sottoscrivendo uno speciale abbonamento ad un prezzo agevolato.

Il sipario si alzerà il 10 novembre con “Totò e Vicè” (prossimamente anche al cinema), cavallo di battaglia del repertorio della coppia artistica Vetrano-Randisi, dedicato ai due poetici clochard nati dalla fantasia di Franco Scaldati. Il tradizionale appuntamento che il Dadà riserva all’Operetta è affidato alla sapienza di Corrado Abbati e della sua Compagnia: il 16 dicembre vedremo in scena “La principessa Sissi”. Un’opera di grande e complessa modernità è “Casa di bambola” (foto), in scena il 26 gennaio 2018. Partendo da una nuova rilettura di questo grande classico di fine ‘800, Roberto Valerio approda a uno spettacolo il cui centro è il “dramma nudo”, spogliato di bellurie ottocentesche e convenzioni borghesi. Il 17 febbraio saliranno sul palcoscenico del Teatro Dadà gli Oblivion con “Oblivion: the human jukebox”: un vero e proprio “cinque contro tutti” per gli artisti bolognesi lanciati dalla rete nel 2009 grazie al micro-musical I promessi sposi in 10 minuti. Una playlist vivente che scatenerà energiche risate oltre che interminabili richieste di bis.

Il 9 marzo sarà la volta de “Il misantropo”, opera in cinque atti di Molière nella versione qui proposta da Monica Conti, per poi proseguire il 23 marzo con “Bestiale… quel giro d’Italia!”: Ivano Marescotti, accompagnato dal vivo dal pianoforte di Daniele Furlati, dà vita a un’interpretazione esilarante del Giro d’Italia del 1914, il più massacrante della storia ciclistica con tappe di oltre 400 chilometri. Valter Malosti si accosta per la prima volta alla drammaturgia di Luigi Pirandello ne “Il berretto a sonagli”, in scena il 7 aprile. Un testo vivissimo che porta in scena le vicende di Ciampa e la signora Beatrice. Anche quest’anno viene riproposto l’abbonamento che consente di assistere a tutti gli spettacoli in cartellone al Dadà e a due fra le proposte più interessanti della stagione del Teatro Storchi di Modena (il 4 febbraio “La classe operaia va in paradiso”, regia di Claudio Longhi) e dell’Arena del Sole di Bologna (il 18 marzo “Il nome della rosa”, regia di Leo Muscato). Per gli abbonati che ne faranno richiesta verrà organizzato un servizio di trasporto in navetta fra i due teatri.

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