Dischi: il mondo di oggi nel nuovo album dei Dream Syndicate

Dream Syndicate – “These Times”

Il 2019 è stato, finora, un anno di grande riscoperta del cosiddetto Paisley Underground, quel mix di roots-rock, psichedelia e ritmi punk che emerse a Los Angeles ad inizio anni ‘80, ottenendo un certo seguito anche in Italia. Dopo il ritorno dei Long Ryders, ad oltre 30 anni di distanza dall’ultimo album, e la collection 3×4 in cui le band storiche del genere si scambiavano le canzoni, ora è la volta del nuovo lavoro dei Dream Syndicate, che conferma il loro ritorno sulla breccia dopo la sorpresa dell’ottimo “How Did I Find Myself Here?” del 2017. Rispetto al disco precedente, questo “These Times” fa un passo in avanti, sia nei suoni che nella scrittura, confermando Steve Wynn autore sempre con lo sguardo in avanti, alla ricerca di qualcosa di nuovo. Nelle dieci canzoni dell’album, infatti, c’è il rock chitarristico tipico dei Syndicate, così come ci sono alcune intense ballate, ma c’è anche un suono più moderno, figlio dei War on Drugs, con un uso dell’elettronica comunque mai sopra le righe. E “These Times” ne guadagna in fascino e creatività, come dimostrano la cupa “Black Light”, la ballata byrdsiana “Bullet Holes” o l’ariosa “Still Here Now”. Da ascoltare con attenzione. I Dream Syndicate saranno in concerto all’Astoria di Fiorano il 21 giugno.

di Giovanni Botti

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