Confusione, supereroi e divertimento: Suicide Squad di David Ayer

In programmazione al Raffaello e al Victoria.

E se domani Superman decidesse di rapire il Presidente degli Stati Uniti? Spaventati dal non saper rispondere a questa domanda i più alti ufficiali del governo americano accettano il folle piano di un agente dell’Intelligence: costituire una squadra di metaumani, cioè umani con poteri, da tenere sotto il loro giogo e utilizzare per l’ordine interno ed estero. I prescelti sono necessariamente criminali, pericolosissimi ma anche manipolabili, soggetti a cui poter promettere qualcosa e da poter ricattare senza remore. L’evento di prova è l’inatteso (ma non immotivato) arrivo di un’antica e inarrestabile divinità sulla Terra. Con poco allenamento, nessun piano, vaghe promesse in caso di vittoria e una capsula esplosiva in corpo che li convince a non disertare, la squadra che si autodefinisce suicida è così mandata sul campo. Un film sconclusionato come i suoi protagonisti, ed estremamente divertente. Una trama che fatica a stare in piedi, ma proprio per questo molto interessante, perché non si capisce bene dove si vuole andare a parare. Molto meglio degli ultimi noiosissimi film sui supereroi, siano Marvel o DC Comics. Margot Robbie nel ruolo di Harley Quinn vale da sola il prezzo del biglietto.

Di Gianluigi Lanza

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