Ciacarare modenese: viaggio nel mondo della seduzione, il rusgone

Rusgone, in dialetto ‘rusgòun’: torsolo di mela. Donna usurata e di scarsa avvenenza, spesso ossuta e priva di curvature appetibili. Il rusgone si presenta come ultima spiaggia di possibile seduzione, fallimentare meta finale del maschio rassegnato dopo la presa d’atto che tutte le altre femmine si rivelano inaccessibili. Il rusgone va sempre definito al maschile per potenziarne il significato (esattamente come con l’antitetico ‘figone’). Esempio colloquiale: ‘Sabato sera alla festa a casa di Gibertèin erano tutte accompagnate, allora mi sono chiarito mezzo pistone di Pignoletto e ho tirato su un rusgone di Cavezzo’. Il rusgone infatti non si seduce o si intorta ma si ‘tira su’, quasi fosse un rifiuto abbandonato o una derelitta scoria di spazzatura ai piedi di un cassonetto dell’umido.

Col termine rusgone si indica un esemplare di genere femminile della cui disperata disponibilità hanno approfittato legioni di uomini privi di scrupoli che considerano inaccettabile la partecipazione ad un’occasione sociale che non sfoci in un qualsivoglia pucciamento di biscotto. Alla disperata ricerca di un’avventura a tutti i costi, si rivolgono quindi al rusgone di turno, di solito agendo dopo una carburazione alcolica in onore a l’adagio che sostiene che ‘dopo 4 bicchieri di Lambro sembrano tutte la Lollobrigida’. In caso di consesso carnale con un rusgone, quest’ultimo va tenuto forzatamente vestito, per evitare successivi risvegli notturni, conati o incubi. Il problema è che il rusgone si attacca sentimentalmente come una ventosa e dopo l’eventuale farcitura erotica è difficilissimo da rimuovere. A nulla infatti servono ipotetici solventi romantici: il rusgone si accasa e non si schioda più dopo pochi millesimi di secondo di mera ravanatura nell’abitacolo dell’auto.

Anche le donne utilizzano il termine rusgone, soprattutto nel caso si riferiscano alla nuova compagna di ex fidanzato o ex marito (‘ho visto il mio ex che adesso cià a mano un rusgone di 22 anni’), anche se si tratta di giovane dominicana slanciata al cui confronto Belen Rodriguez sembra Tina Pica.

di Stefano Piccagliani

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