Cinema: ‘Logan – The Wolverine’ di James Mangold

‘Logan – The Wolverine’ – di James Mangold

In programmazione al Raffaello e al Victoria.
El Paso, 2029. Sono 25 anni che non nascono più mutanti e quelli che sono sopravvissuti sono degli emarginati, in via di estinzione. Logan/Wolverine vive facendo lo chaffeur e la sua capacità di rigenerazione non funziona più come un tempo, mentre il Professor X ha novant’anni e il controllo dei suoi poteri psichici è sempre meno sicuro. Quando una donna messicana cerca Logan per presentargli una bambina misteriosa di nome Laura, nuove attenzioni e nuovi guai cominciano a raggiungere i mutanti.

Giustamente in vetta ai box offices di tutto il mondo, questo ultimo lavoro dell’assai sottostimato regista americano classe 1963 James Mangold (suoi tra gli altri Copland, Ragazze interrotte, il thriller capolavoro Identità, Quando l’amore brucia l’anima su Johnny Cash, Wolverine – l’immortale) decostruisce definitivamente nel modo migliore la figura del supereroe, per far emergere definitivamente e dolorosamente il lato umano e vulnerabile. Hugh Jackman è straordinario in questo ruolo che interpreta da anni, rende materiale la sua sofferenza e la sua disperazione. E quel finale, con la croce che diventa una X… Da vedere assolutamente.

di Gianluigi Lanza

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