Cinema, recensione di “Captain Marvel”: l’origin story della super-eroina del Marvel Universe

TITOLO: CAPTAIN MARVEL

REGIA: Anna Boden, Ryan Fleck

INTERPRETI PRINCIPALI: Brie Larson, Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Jude Law, Annette Bening

DURATA: 2h 8′

L’atteso primo cinecomic della Marvel interamente dedicato ad una super-eroina, segue le vicende di Vers (Brie Larson), guerriera di razza Kree e dotata di straordinari poteri, alla continua ricerca della sua vera identità, possedendo ricordi di una vita passata sulla Terra. Nel frattempo se la dovrà vedere con gli Skrull, alieni verdi e mutaforma in guerra con i Kree. Questo scontro la porterà proprio sulla Terra dove incontrerà un giovane Nick Fury (Samuel L. Jackson). L’azione temporale del film si svolge interamente negli anni ’90, quindi molto prima della nascita degli Avengers e del Marvel Universe come lo conosciamo tutt’ora. Dunque, per tutta la pellicola, i registi tentano di immergere lo spettatore in quella magica atmosfera, riuscendoci solamente in parte e fallendo, perciò, laddove il vulcanico James Gunn aveva trionfato con i suoi due “Guardiani della Galassia”. Se da una parte il rimando ad alcuni elementi tipici di quegli anni è gradevole (il negozio di Blockbuster nel quale si imbatte la protagonista o la colonna sonora), altri invece sono pleonastici e poco contestualizzabili. Le scene d’azione sono quasi secondarie, a discapito di una narrazione più lenta sia nel ritmo che nei dialoghi. Questa scelta stilistica è stata fatta in parte come omaggio ai film di vent’anni fa, in cui la storia e i personaggi erano i veri protagonisti delle pellicole, e in parte anche per esaltare l’interpretazione dell’attrice premio oscar Brie Larson, dotata di uno degli sguardi più magnetici in circolazione. Ottima invece l’alchimia che si è creata tra lei e Samuel L. Jackson, mentre un bravo attore come Jude Law è sprecato nel ruolo di Yon-Rogg, il mentore della protagonista. Ormai però le strategie della Marvel sono chiare, poiché come importanza socio-culturale e politica questo “Captain Marvel” può essere tranquillamente paragonato a “Black Panther”. Inoltre, entrambe le pellicole sono uscite poco tempo prima rispettivamente di “Avengers: Infinity War” e “Avengers: Endgame”. L’ennesima astuta e audace mossa di Kevin Feige, il Presidente dei Marvel Studios.

 

CONSIGLIATO: ai fan dei film Marvel e ai nostalgici degli anni ’90.

CURIOSITA’: Samuel L. Jackson recita ringiovanito grazie alla computer grafica per tutto il film. Questo apre nuove frontiere per una “seconda giovinezza” per gli attori. E’ un anticipazione di quanto potremmo ammirare con l’attesissimo “The Irishman” di Martin Scorsese con De Niro e Al Pacino.

IN PROGRAMMAZIONE: Cinema Raffaello e Cinema Victoria

 

di Mattia Amaduzzi

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