Dischi: il ritorno di Chris Hillman, alfiere del country rock

Chris Hillman – “Bidin’ My Time”

Per un appassionato di musica americana, l’uscita di un nuovo album di Chris Hillman non può non essere un avvenimento. E lo è ancora di più se l’album in questione è prodotto da Tom Petty (anzi ne rappresenta le ultime registrazioni), e vede la presenza degli altri due “Byrds” originali ancora in vita, David Crosby e Roger McGuinn. “Bidin’ My Time”, questo il titolo del disco, arriva additittura a 12 anni dall’ultima fatica del musicista californiano, il folkeggiante “The Other Side”, e vede l’anima country-rock dei Byrds alle prese con dodici brani, tra cover, reinterpretazioni e nuove composizioni. La voce di Hillman, nonostante l’età, non ha perso il suo fascino e, come strumentista, l’ex pard anche di Gram Parsons nella seminale esperienza country-rock dei Flying Burrito Brothers, non è davvero secondo a nessuno, aiutato, tra l’altro, da una parte degli Heartbreakers di Tom Petty. Per quanto riguarda le canzoni, si va dall’iniziale “Bells of Rhymney” di Pete Seeger (ma anche dei Byrds!) in cui i tre vecchi pard si ritrovano alla grande, al delizioso acquarello folk di “Given All I Can See”, al bluegrass (altro grande amore di Hillman!) di “New Old John Robertson”, fino a una splendida versione di “Wildflowers”, una delle canzoni più belle di Tom Petty. Da non perdere.

di Giovanni Botti

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