Dischi: “Southern Blood”, il testamento in musica di Gregg Allman

Gregg Allman – “Southern Blood”

Gregg Allman, storico fondatore assieme al fratello Duane della Allman Brothers Band e il più grande cantante del southern rock, ci ha lasciato lo scorso 27 maggio dopo una lunga malattia al fegato. Prima di andarsene però, il più giovane dei due fratelli della Florida, ha registrato il suo ultimo album, un vero e proprio testamento in musica, e lo ha fatto nei mitici Fame Studios di Muscle Shoals, in Alabama, dove gli Hourglass, il primo gruppo dei fratelli Allman, registrarono i loro demos. Un vero e proprio ritorno alle origini per Gregg, anche dal punto di vista sonoro, e questo “Southern Blood” (bel titolo e bellissima copertina!), prodotto da Don Was, è un gioiello.

Dieci canzoni, cantate con la solita grande voce e caratterizzate da un suono splendido, quasi tutte cover di brani che il musicista aveva sempre amato, ma anche una nuova composizione, l’intensa ballata “My Only True Friend”. A dir poco straordinarie “Going Going Gone” di Bob Dylan, riproposta in una versione più che mai southern-soul, “Black Muddy River” dei Greatful Dead, dal piglio particolarmente folk, il tosto rock-blues “I Love The Life I Live”, e “Willin’”, abbastanza vicina all’originale dei Little Feat, ma ogni nota di “Southern Blood” è in grado di suscitare emozioni. Disco dell’anno, senza ombra di dubbio.

di Giovanni Botti

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