Dischi: “Talk is Cheap”, il debutto solista di Keith Richards in edizione deluxe

Keith Richards – “Talk is Cheap” (deluxe edition)

E’ il 1986, i Rolling Stones hanno appena pubblicato “Dirty Work”, uno dei loro album meno fortunati e meno riusciti, figlio di una lunga serie di litigi tra Jagger e Richards. Mentre il chitarrista pensa comunque di portare in tour quel disco e ha pronti già diversi pezzi per un futuro album, il cantante è concentrato soltanto sulla carriera solista, che porterà al mediocre e patinato “Primitive Cool” (1987). Il primo disco solista di Keith Richards nasce proprio dal momento difficile della band e del suo rapporto con Jagger anche se lui, per sua stessa ammissione, non aveva nessuna intenzione di registrarlo. E “Talk Is Cheap”, alla fine, è probabilmente il disco migliore del giro Stones di tutti gli anni ‘80, dopo “Tattoo You”. Un album diretto, sincero, rock nel vero senso della parola, con ballate stradaiole (“How I Wish”, stonesiana fino al midollo), ritmi funky (la vibrante “Big Enough”) e la celebre polemica contro il “modaiolo” Mick di “You Don’t Move Me”. L’edizione deluxe contiene sei pezzi in più tra cui spiccano una bella versione del blues di Jimmy Reed “My Babe” e la lunga jam session “Slim”. A 30 anni di distanza “Talk is cheap” resta un disco di grande rock, ma di quello vero.

di Giovanni Botti

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