Grandi dischi da riscoprire: Lucio Dalla, “Come è Profondo il Mare”

Lucio Dalla – “Come è Profondo il Mare” (1977)

Nella carriera di un musicista ci sono spesso dischi che ne rappresentano al meglio una svolta artistica senza avere la stessa celebrità, almeno per il grande pubblico, di quelli immediatamente successivi. E’ il caso di “Come è Profondo il Mare”, l’album di Lucio Dalla del 1977, che anticipa il grande successo di pubblico e critica della tournée con Francesco De Gregori e, soprattutto, dei due dischi intitolati semplicemente col suo nome “Lucio Dalla” del 1979 e “Dalla” dell’80. Composto nell’estate del 1977, durante un periodo di ritiro alle isole Tremiti, “Come è profondo il mare” è il primo album in cui il cantautore bolognese scrive integralmente testi e musiche e segna quindi l’addio alla collaborazione con il poeta Roberto Roversi che aveva fruttato alcuni lavori molto interessanti quanto complessi (“Anidride Solforosa” del 1975 e “Automobili” del ‘76, con la celebre “Nuvolari”, su tutti).

Il sound creato da Dalla si sposta di più verso il pop-rock, nell’accezione più positiva del termine, e i testi, spesso liberati dalla metrica imposta dalla canzone, portano a ballate aperte e già ispirate che anticipano future glorie, portando alla ribalta le qualità autoriali di un musicista che aveva dimostrato, fino a quel momento, soprattutto quelle di cantante e strumentista con radici nella cultura jazz. Otto canzoni tutte molto interessanti, alcune piuttosto note, come la malinconica title track e la grottesca e divertita “Disperato Erotico Stomp”, altre assolutamente da riascoltare come la splendida “Il cucciolo Alfredo”, aperta dal piano, che anticipa l’intensità di grandi ballate future. Molto belle anche “Quale Allegria”, altra malinconica ballad scritta in origine per Ornella Vanoni, e la pianistica “E non andar più via”, mentre “Corso Buenos Aires” rappresenta il lato più surreale dell’artista. Un disco da riscoprire, vero e proprio primo tassello di una trilogia straordinaria.

di Giovanni Botti

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