Il tesoro che si trova nel bosco: l’intervista a Damiano Zanni dell’Ispettorato Micologico

Nel risotto o fritti, con le tagliatelle o la carne. L’autunno è arrivato, e finalmente nei boschi si possono trovare di nuovo i gustosi funghi nostrani, tanto buoni da mangiare, quanto divertenti da scovare. Purtroppo però oltre ai tanti aspetti positivi, i funghi nascondono insidie potenzialmente mortali, assolutamente da non sottovalutare. “In media il 20%, 30% dei controlli sui funghi portati dai cittadini presso l’Ispettorato Micologico – ci spiega Damiano Zanni, coordinatore dell’Ispettorato Micologico dell’AUSL di Modena – evidenzia la presenza di specie fungine tossiche”.

Quali sono i funghi commestibili nelle nostre zone?
I funghi commestibili più ricercati nelle nostre zone sono Boletus Edulis e relativo Gruppo (porcino), Cantharellus Cibarius (Galletto / Finferlo), Amanita Caesarea (Ovulo Buono) Calocybe Gambosa (Prugnolo). Il riconoscimento del genere e della specie fungina è condizione essenziale per poter consumare in sicurezza il fungo. Il riconoscimento viene effettuato con la valutazione dei caratteri macroscopici quali il cappello, il gambo, il colore, l’odore ecc, valutazione che può risultare complessa, pertanto può essere effettuata solo da personale con la qualifica di Micologo.

Quali sono i più pericolosi invece?
Tra le specie pericolose sono presenti funghi considerati mortali, che possono provocare danni irreparabili ad organi vitali quali il fegato e i reni. Queste specie possono crescere anche nelle nostre zone, soprattutto in montagna: le specie più comuni sono Amanita Phalloides, Cortinarius Orellanus, Paxillus Involutus e Lepiota Subincarnata. Esistono poi molti funghi che sono considerati tossici, in quanto sono in grado di provocare una intossicazione che di norma ha esito benigno, tra essi Entoloma Lividum, Omphalotus, Agaricus Xantodherma.

Quali sono i sintomi da avvelenamento più comuni?
Generalmente all’inizio di ogni intossicazione da funghi si manifestano sintomi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea, dolori addominali). In caso di intossicazione da funghi del genere Amanita Phalloide, la morte può sopravvenire per insufficienza epatica e renale.

Cosa fare in caso di sospetta intossicazione da funghi?
E’ necessario recarsi velocemente al Pronto Soccorso dell’Ospedale più vicino, possibilmente portando i resti dei funghi e delle pietanze a base di funghi consumati. È attivo a Modena un protocollo di intervento H24 per questi episodi, che prevede il coinvolgimento dei professionisti dell’Ispettorato Micologico.

A che servizi si può rivolgere il cittadino per quanto riguarda i funghi?
Proprio all’Ispettorato Micologico, presente all’interno del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Modena: è composto da Tecnici della Prevenzione con la qualifica di Micologo ed è distribuito sulle sette sedi di controllo funghi dislocate sul territorio provinciale. Si tratta di sportelli aperti ai cittadini in orari prestabiliti, che tra i principali compiti hanno quello della certificazione dei funghi per autoconsumo, totalmente gratuita. Viene inoltre rilasciata la certificazione per la vendita e/o somministrazione, si svolge infine attività di supporto ai Pronto Soccorso in caso di sospetta intossicazione da funghi.

I funghi possono essere consumati a piacimento?
Per consumare in sicurezza i funghi è necessario sottoporre i funghi ad un controllo da parte di un Micologo. E poi consumare i funghi in quantità moderate e non in pasti ravvicinati, infatti i funghi sono complessivamente alimenti poco digeribili. Non somministrare a bambini, anziani e donne in gravidanza e mangiare i funghi ben cotti, ricordando che la cottura alla griglia non cuoce interamente il fungo.

Ci sono norme che ne regolamentano la raccolta?
La raccolta dei funghi in habitat naturale è soggetta alla normativa Nazionale e Regionale. Le principali norme da rispettare sono munirsi di Tesserino di autorizzazione alla raccolta, utilizzare contenitori rigidi e areati, raccogliere funghi interi e in buono stato ed è vietata la raccolta con l’utilizzo di rastrelli e uncini.

 

di Francesco Palumbo

WP-Backgrounds Lite by InoPlugs Web Design and Juwelier Schönmann 1010 Wien