La stagione dell’influenza: i consigli del medico

Milioni di malati e ondate di accessi al pronto soccorso? Quest’anno il virus dell’influenza sta davvero colpendo più duramente o siamo in linea? Ne parliamo con il dottor Giovanni Casaletti, del Dipartimento sanità pubblica di Modena. “I report dell’Istituto Superiore di Sanità segnalano 3 milioni di casi di influenza e, in particolare, dal 1 al 7 gennaio, ci sono stati 800 mila nuovi casi. In Emilia Romagna sono 200 mila e in provincia di Modena circa 33mila. Fino a 4/5 anni fa l’influenza esordiva in gennaio/febbraio per spegnersi a marzo/aprile. Quest’anno, come in quello passato, si è manifestata già a fine dicembre e sta continuando a salire. Raggiungeremo, forse, una forma di epidemia più intensa rispetto al 2017. I più colpiti sono bambini e preadolescenti. In regione, tra 0 e 4 anni, registriamo un +6% e un +3% tra i 5 e i 14 anni, meno colpiti invece gli over 65”.

Il picco deve ancora arrivare? Per vaccinarsi è tardi?
Siamo probabilmente vicini al picco. L’influenza sta continuando a salire, ma nel giro di un paio di settimane dovrebbe iniziare a diminuire. Il tempo ideale per vaccinarsi è sempre novembre, perché il vaccino raggiunge massima efficacia in 2/3 settimane. Vaccinarsi è sempre utile, ma non dobbiamo aspettarci che funzioni dall’oggi al domani. Inoltre il vaccino, va detto, non garantisce una protezione totale e anche se vaccinati, possiamo ammalarci ugualmente ma sicuramente gli effetti saranno più tenui. Sui vaccini quest’anno abbiamo avuto qualche adesione in più rispetto all’anno scorso, ma il dato è parziale e per il conteggio esatto dobbiamo aspettare marzo. Una curiosità, l’anno scorso l’Emilia Romagna è stata fra le più colpite dal virus, quest’anno invece stiamo registrando numeri inferiori.

E’ convinzione diffusa che per combattere l’influenza serva l’antibiotico, è così?
No, un antibiotico è efficace solo contro i batteri. A causare l’influenza è un virus contro il quale l’antibiotico non esercita alcun effetto. La decisione se prescrivere antibiotici spetta al medico di fiducia. L’abuso di antibiotici, ormai è risaputo, sta diventando un grande problema perché i batteri hanno aumentato la loro resistenza e gli antibiotici diventano sempre meno efficaci. Se dopo 5/6 giorni i disturbi non passano o in presenza di patologie che potrebbero aggravarsi, il medico valuta se somministrare l’antibiotico. Contro l’influenza, ribadisco, è importante vaccinarsi, è lo strumento di prevenzione che abbiamo a disposizione per tutelare la nostra salute.

Il vaccino previene e si consiglia a categorie specifiche di persone. Per gli altri la migliore prevenzione è fortificare il sistema immunitario?
Le persone in buono stato di salute hanno generalmente un sistema immunitario efficiente e anche se contraggono il virus devono solo portare pazienza, tenere a bada la febbre, stare a riposo e la malattia si risolve. Se invece il nostro sistema immunitario è debilitato, per anzianità o per altre patologie, il discorso della vaccinazione diventa particolarmente importante, è una misura offerta gratuitamente a chi è affetto da particolari patologie ma anche ai familiari che li seguono.

Come proteggersi se, in famiglia o al lavoro, si è a contatto con persone malate?
E’ molto importante la gestione degli ambienti. Durante l’inverno passiamo gran parte del tempo al chiuso, dove il virus può raggiungere alte concentrazioni. Aerare le stanze è importante come lo è lavarsi le mani, spesso e in modo accurato. Quando sternutiamo o tossiamo, poi, è bene usare fazzoletti monouso e gettarli subito via.

di Patrizia Palladino

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