L’influenza è arrivata: ce ne parla il Dottor Dante Cintori

A fine corsa, secondo le più recenti previsioni dell’Istituto Superiore di Sanità, l’influenza del 2019 avrà messo a letto oltre 5 milioni di persone. Dall’inizio della stagione, si sono già ammalati oltre 1 milione e mezzo di italiani, mentre tra i pazienti più piccoli l’incidenza supera gli 11 casi ogni mille assistiti. Questi numeri sono in rapida ascesa e continueranno a crescere fino al picco dell’influenza. Ce ne parla il Dottor Dante Cintori, medico di base e segretario modenese della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale.

Quando è atteso, Dottor Cintori, il picco dell’influenza? E’ vero che, rispetto allo scorso anno, arriverà più avanti?
L’Epidemia Influenzale è arrivata, ogni giorno vediamo sempre più casi che si rivolgono al Medico di Famiglia o al Pediatra, il picco dell’influenza è previsto per la fine di gennaio o all’inizio del mese di febbraio, in ritardo rispetto agli altri anni.

Quali sono i sintomi principali dell’influenza di quest’anno e qual è l’incidenza sulla popolazione?
La sintomatologia accusata è quella tipica dell’Influenza con febbre alta superiore ai 38°/39°, mal di testa, dolori articolari, tosse stizzosa con mal di gola e alla trachea. Un consiglio sempre utile ai pazienti affetti da Influenza è quello di usare gli antibiotici solo dopo il consulto con il proprio medico, essi infatti non sono utili per curare le malattie da virus come l’Influenza. Per il momento le persone adulte colpite sono circa il 4% dell’intera popolazione, l’incidenza risulta più alta nei bambini; l’infezione ha una durata che va dai 5 ai 7 giorni.

Molte persone sono colpite anche da sindromi para influenzali. In questo caso, quali sono i sintomi più diffusi?
Sì, esistono in questo periodo anche molte persone colpite da Virus para influenzali con sintomatologia soprattutto gastroenterica, ossia vomito, diarrea e febbricola inferiore ai 38°, questa forma è più breve e ha una durata di 2 o 3 giorni.

In quale fase della malattia siamo più contagiosi? Durante l’incubazione o nella fase acuta?
Noi Medici di Famiglia cerchiamo di convincere i nostri pazienti affetti da Influenza a restare in casa lontani da altre persone, perché nella fase acuta essi sono più contagiosi rispetto al periodo di incubazione, a causa delle gocce di “Flugge” emesse con starnuti e tosse.

Oltre al vaccino antinfluenzale, cosa possiamo fare per ridurre le probabilità di ammalarci?
La prevenzione, in questo periodo, si basa soprattutto nell’evitare i luoghi affollati, (si noti a riguardo l’aumento dei casi durante e dopo le festività natalizie) mangiare molta frutta come agrumi e kiwi, ricchi di Vitamina C, lavarsi spesso e bene le mani, coprirsi il naso e la bocca quando si tossisce o si starnutisce, usare fazzoletti usa e getta.

Fino ad ora la campagna vaccinale come è andata? Ed eventualmente, siamo ancora in tempo per fare il vaccino o è troppo tardi?
Quest’anno noi Medici di Famiglia abbiamo vaccinato di più rispetto agli altri anni, ma vedremo i dati definitivi alla fine della campagna vaccinale. Nella nostra provincia l’AUSL ci ha fornito tutte le dosi che abbiamo chiesto, anche dopo la prima fornitura che è comunque risultata sufficiente per molti colleghi. Riguardo alla possibilità di vaccinarsi ora, se non ci sono stati casi di influenza nel nucleo famigliare, quindi un pericolo di avere il virus in incubazione, ci si può ancora vaccinare.

 

di Patrizia Palladino

WP-Backgrounds Lite by InoPlugs Web Design and Juwelier Schönmann 1010 Wien