Tra i collezionismi maniacali più vigliacchi scaturiti da quella Golden Age del zavàglio che sono stati gli anni ’70, la fustinella per i mignon di liquori e distillati si è rivelata tra le più perniciose. I mignon, per chi non lo sapesse, sono riproduzioni lillipuziane ma fedeli di popolari bottiglie di liquore, soldatini di bumba alcolica molto amati da signore chic che potevano trincarsele in camuffa nascondendole nel palmo della mano, da professionisti del cicchetto take away e da minori intraprendenti in vena di sperimentare vizi e stravizi della maggiore età (ricordo di essermi trincato a 12 anni un mignon di Cherry Stock alla ciliegia che sortì l’effetto di una damigiana di LSD). Le più popolari icone del trincaggio ad alta gradazione erano rappresentate da una simpatica versione mignon, dall’Amaro Cora al Rosso Antico Principe degli Aperitivi, dal 18 Isolabella all’appuntamento yes con Punt & Mes.
Minuziose e dettagliatissime bottigliette in vetro con etichette riprodotte fedelmente che sarebbe stato un peccato svuotare (anche se bastava svuotarne una per poi procedere immancabilmente al chiarimento di tutta la dotazione). Proliferò, inevitabile, il collezionismo compulsivo-maniacale, con gente insospettabile che andava a rovistare in bar ed enoteche a caccia di bottigliette esclusive e rare di Branca Menta o Latte di Suocera manco fossero mignon del Sacro Graal, per poi esporre in bella vista e con orgoglio incontenibile la preziosissima collezione sulle mensole più gloriose del salottino di casa. Non mancavano coloro che utilizzavano i mignon per turpi fini, invitando innocenti e virtuose fanciulle per un giretto sull’Alfetta linda di autolavaggio per poi piazzare un bobinone Stereo8 di Papetti a volume da intorto, appartarsi in qualche stradina di campagna e poi cercare di approfittare delle parti molli delle malcapitate dopo aver servito un mignon spalancacosce di Ballantine’s o di Don Bairo l’Uvamaro preso dalla mini-cantina nel cruscotto, e infine estrarre il proprio… di mignon.
di Stefano Piccagliani
(Pubblicato sul Vivo del 7 novembre 2012)
