Nostalgia Canaglia: la mania degli adesivi

La seconda metà degli anni ’70 viene ormai universalmente riconosciuta come ‘l’era dell’adesivo’. Ci fu infatti una straordinaria proliferazione dell’adesivo (allora si diceva ‘fustellato’) che costrinse alla dipendenza e alla schiavitù milioni e milioni di italiani, ragazzini ma anche adulti, che si produssero in una folle corsa all’accaparramento. Le neonate jeanserie che spuntavano come funghi nei centri cittadini, ma anche i distributori di benzina, i fumetti in edicola e le prime radio libere ne spacciavano quintali su quintali e i collezionisti si ritrovarono ben presto illamati in una spirale senza fine. L’adesivo aveva scopo promozionale, le marche di abbigliamento jeans ne erano i pushers più entusiastici, Wrangler, Fiorucci, Pooh, Jean’s West, Carrera, Bell Bottom, Bolthon & Cassidy, con il commesso del negozio che, al momento dell’acquisto, ti infilava alla vigliacca due adesivi nella sportina agganciandoti ad una nevrotica prigionia.

Noi brufolosi adolescenti di allora abbandonammo ogni altra attività o impegno, dallo studio scolastico all’autopugnalazione intima, per dedicarci anima e corpo, 24 ore al giorno 7 giorni alla settimana, al collezionismo più hard core, sbavando come cani libidinosi davanti ad un fustellato del dentifricio Aquafresh o Fruit Of The Loom. Inoltre l’adesivo qualificava una volta attaccato alla Vespa o al Solex, fondamentale per distinguersi dall’uomo comune: un tattico Jeans Spitfire sul fanale del Motobecane poteva elevarti dalla massa fetida. All’improvviso, il sabato pomeriggio, il centro storico di Modena veniva invaso da orde di famelici ragazzini che, in gruppo, tediavano a morte i commessi dei negozi con l’inevitabile richiesta ‘avete degli adesivi?’. Un mio caro amico che c’era dentro fino al collo, arrivò all’abominio di irrompere addirittura nelle farmacie chiedendo ‘avete degli adesivi?’. Subito dopo lo potevi vedere girare tronfio con un fustellatissimo e orgoglioso ‘Settebello Hatù: Tre pezzi lubrificati’ sul serbatoio del Boxer Piaggio.

di Stefano Piccagliani
(Pubblicato su Vivo del 31 ottobre 2012)

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