Tirabacino: colpo, colpino, colpetto, ictus, infartino, improvvisa apoplessia, insulto cerebrovascolare, arresto cardiocircolatorio. Termine che smorza, con un’ operazione di carineria semantica, la drammaticità dell’evento. Si ignorano le origini del vocabolo, potrebbe fare riferimento al bacino a labbra chiuse che si dedica al ricordino fotografico del caro estinto estintosi a seguito di un tirabacino, sovente presente nelle funzioni funebri all’ ingresso della chiesa. Lo si può utilizzare per descrivere episodi anche non gravi di improvviso disagio fisico, ad esempio ‘Aierdlà ho fatto due colpi al tènis alle due dopo pranzo dopo che mia moglie m’ha fatto l’alesso…a gh’ era un chèld vigliàc, boia d’un mand lèder…oh ragàz, se no sto micca ‘tento mi viene un tirabacino…’.
Il Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense di Modena va orgoglioso di una moderna ed efficiente ‘Stroke Unit’ alla quale però manca una funzionale traduzione in lingua modenese (Unità Tirabacino). Nella stragrande maggioranza degli episodi, il tirabacino avviene per l’eccessivo agonismo erotico in soggetti carenti di allenamento e vigoria fisica, per motivi di età o di circonferenza di panza. Chi ne subisce maggiormente le insidie è ovviamente il maschio non più giovane – costretto da Madre Natura a impattanti peripezie atletiche di notevole impegno durante l’atto dello zompo – il quale spesso sottovaluta il dispendio energetico e l’alacrità nervoso-muscolare che prevede la farcitura di giovani mercenarie sode venute dall’est in cerca di fortuna, procurandosi, a forza di vigorosi up & downs in squallidi alberghetti periferici, tirabacini che poi si riveleranno imbarazzante materia da gestire dai famigliari, soprattutto al momento della tumulazione ‘Pòver Gibertèin…un giorn et gh’è po’ al giòren dàp…’ ‘Mo come è sucèsso?’ ‘So muièra la dìs c’al se sintì mèl quando i àn dè al rigòr al Real Madrid còuntra la Juve a l’ultèm minut, mo per la verité l’era in machina con ’na balarèina slèva ed vint àn e a gh’ è gnu un tirabasein…’.
di Stefano Piccagliani
