Salute & Benessere: aria condizionata si o no?

E’ diventata un po’ come il riscaldamento e, almeno in certi casi, non se ne può fare a meno. E’ uno dei mezzi a nostra disposizione per combattere le ondate di calore, parliamo dell’aria condizionata e di come usarla in modo intelligente, senza danneggiare la salute. A rispondere alle nostre domande è il Dott. Lodovico Arginelli, già medico di base ora dermatologo a tempo pieno, nonché Direttore del bollettino dell’Ordine Medici e Odontoiatri di Modena: “Intanto diciamo subito che l’aria condizionata è una preziosissima alleata contro caldo e afa, su questo non c’è dubbio! Ovviamente i rischi ci sono, se viene usata male o si fa una manutenzione non perfetta. I rischi son dovuti soprattutto a muffe e batteri che si possono insediare nei filtri e nell’impianto. Oltre a far da sé, affidandosi alle istruzioni nel manuale, è bene programmare una volta l’anno una manutenzione da parte di un professionista”.

Quali sono i rischi per la nostra salute?
I più comuni sono mal di testa, dolori alle articolazioni e qualche faringite. Va detto, però, che da quando le comunità dove risiedono specialmente le persone anziane usano i condizionatori, sono diminuiti i ricoveri per problemi respiratori o cardiaci. L’aria condizionata migliora anche la capacità di apprendimento degli studenti, negli uffici climatizzati si lavora meglio e si registrano meno ore di assenza. La cosa importante è mantenere sempre una differenza tra esterno e interno tra 5 e 8 gradi, non di più.

Per evitare sbalzi termici?
Sì ed evitare il getto di aria fredda direttamente addosso e attenzione in particolare ai bambini che sono molto sensibili agli sbalzi termici. Un altro problema, meno noto, è la deumidificazione che riduce l’umidità dell’aria, ma contribuisce anche alla nostra disidratazione. Non si tratta della disidratazione evidente, quella dovuta a sudorazione, ma di una perdita sottile che può danneggiare alcuni apparati come gli occhi. Chi sta davanti a un computer, ha lo sguardo fisso, sbatte meno le palpebre e, in un ambiente climatizzato, avrà sicuramente una secchezza maggiore degli occhi dovuta anche a disidratazione per l’aria condizionata. Poi ci sono le nevralgie, soprattutto quella del trigemino, o il torcicollo, dovuti ai getti d’aria. Il torcicollo interessa il muscolo laterale del collo, lo sternocleidomastoideo, che è un muscolo molto superficiale e risente sia dell’aria diretta che della scarsa idratazione in caso di deumidificazione importante.

Se ci spostiamo continuamente da un ambiente climatizzato all’altro, il nostro corpo non si abituerà mai al caldo estivo, o no?
E’ bene, infatti, non tenere sempre accesi i condizionatori. Negli ambienti domestici andrebbero accesi nelle ore più calde, tarda mattinata e tardo pomeriggio, e possibilmente durante i pasti. La notte, se fosse possibile, sarebbe meglio non accenderlo perché magari mentre dormiamo ci giriamo e l’aria ci arriva addosso senza che ce ne accorgiamo. E’ consigliabile, inoltre, aprire ogni tanto le finestre, 4/5 minuti, mentre va il condizionatore, per cambiare un po’ l’aria.

Altro che vuole segnalare?
Sì, tra i vantaggi dell’aria condizionata, vorrei indicare anche il beneficio per gli allergici ai pollini. Tenendo più chiuse le finestre, infatti, entrano meno pollini e a questo si aggiunga anche l’azione di filtri specifici che contribuiscono a tenere l’aria più pulita.

 

di Patrizia Palladino

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