Salute&Benessere: sentire bene per stare bene, l’intervista a Nadia De Vecchio

Tutti abbiamo bisogno di comunicare attraverso le parole. Una comunicazione efficace vuole dire parlare e udire senza difficoltà. Quando non si sente bene, si crea un’interferenza nella nostra comunicazione, causando problemi seri nella vita di tutti i giorni. “Non necessariamente una sordità grave porta a queste difficoltà – ci spiega Nadia De Vecchio, audiometrista specialista in audioprotesi – ma basta un abbassamento uditivo leggero causato da otiti, dall’esposizione a rumori eccessivi o il calo uditivo fisiologico dovuto all’età. Questi disturbi possono portare a un vero e proprio disagio psicofisico”.

Cosa bisogna fare se si notano queste difficoltà?
Solitamente chi soffre di perdita d’udito fa fatica ad accettare oppure nega il problema. Se un familiare nota questo tipo di problema, è bene farsi controllare. Da un semplice test dell’udito (screening audiometrico) si può valutare la capacità uditiva, il grado del deficit e capire in che modo rimediare.

A chi rivolgersi?
Certamente trattandosi di udito, il medico specialista è l’otorinolaringoiatra. Scartate le possibilità di interventi chirurgici e cure farmacologiche, possibilità remote in molti casi, l’indicazione all’uso di apparecchi acustici sarebbe la strada più coerente. Il medico di base ha un ruolo fondamentale per coinvolgere il paziente a non sottovalutare il problema. L’audiometrista e l’audioprotesista, insieme allo specialista di riferimento e al medico di base, aiutano l’individuo nel suo percorso di riabilitazione uditiva, scegliendo gli apparecchi acustici idonei e seguendolo per l’ottimizzazione dell’adattamento.

Quando iniziare a utilizzare l’apparecchio acustico?
Non appena si notano delle difficoltà uditive bisognerebbe subito intervenire, salvo controindicazioni mediche, attraverso l’uso di apparecchi acustici. Migliorano la qualità di vita dell’individuo che sta meglio in compagnia, non disturba i vicini con il volume alto della TV, e rallentano il processo di invecchiamento del cervello, migliorando la memoria e la concentrazione.

Come scegliere l’apparecchio acustico più adatto?
Come già detto, l’adattamento degli apparecchi acustici è fatto attraverso un percorso sanitario. Ci dev’essere una figura professionale specializzata che, dietro la prescrizione medica, sappia scegliere ed applicare gli apparecchi acustici idonei a ciascun individuo. Questi sono dispositivi medici ad altissima tecnologia, completamente regolabili e personalizzabili, in grado di adeguare automaticamente le prestazioni ai diversi ambienti. Il funzionamento è semplice e sofisticato allo stesso tempo: grazie al lavoro dell’audioprotesista, viene tarato solo ciò che la persona ha bisogno di sentire meglio, personalizzando quindi l’apparecchio sulla base del profilo uditivo di ognuno. Le regolazioni sono studiate in modo specifico per le esigenze individuali, con lo scopo di abbattere il rumore e migliorare la comprensione della voce.

Cosa sono invece gli amplificatori acustici?
Gli amplificatori acustici, come dice il termine, sono dei semplici potenziatori del suono. Sono dispositivi di bassa tecnologia, che amplificano tutti i suoni, anche quelli forti.
Non sono personalizzabili, non sono studiati per le esigenze di ogni individuo e non possono essere regolati: ecco perché possono risultare dannosi per l’udito. Sono prodotti commerciali, la cui vendita avviene al di fuori di un percorso sanitario. Come le difficoltà della vista, anche quelle dell’udito sono differenti per ogni persona: non esiste un apparecchio valido per tutti, ma ciascuno deve affidarsi alla soluzione più adatta per il proprio udito. Non si può vedere chiaro con una lente di ingrandimento, così come non si può correggere l’udito con un amplificatore acustico. Meglio affidarsi a uno specialista e diffidare delle offerte a basso costo, curare l’udito in modo adeguato è la sola strada giusta da seguire.

 

di Francesco Palumbo

WP-Backgrounds Lite by InoPlugs Web Design and Juwelier Schönmann 1010 Wien