Modena Ieri & Oggi: Giuliano Giovetti, una vita tra gol e disegni

Per la rubrica Modena Ieri & Oggi questa settimana ripubblichiamo un articolo uscito circa un anno fa, nel febbraio del 2016, in cui raccontavamo la storia di Giuliano Giovetti, modenese, attaccante del Modena, ma anche disegnatore e fumettista molto apprezzato. Buona lettura.

La recente scomparsa di Ettore Scola, il regista di “C’eravamo tanto amati” e “Una giornata particolare”, ha contribuito a riportare alla memoria il Marc’Aurelio, giornale satirico fondato nel 1931, molto letto in epoca fascista, sospeso dal 1943 al 1945, poi di nuovo in edicola fino al 1955. Vi collaborarono le più illustri firme dell’epoca: solo per fare qualche nome, Furio Scarpelli, Agenore Incrocci (in arte Age), Steno (il padre dei famigerati Vanzina), Marcello Marchesi, Giovanni Mosca, Cesare Zavattini, Federico Fellini, il giovanissimo Scola e un modenese la cui vicenda val la pena ricordare: Giuliano Giovetti.

Un caso davvero unico di come due talenti possano convivere nella stessa persona. Giovetti fu infatti per tutta la vita disegnatore e illustratore fra i più quotati e, per un periodo, calciatore professionista in Serie A. Ruolo: centrattacco. E di gol, in effetti, ne fece molti, militando nel Modena (dal 1947 al 1951), nel Como e nel Torino. Poi la sua carriera di centravanti s’interruppe per infortunio, quando aveva solo 28 anni. Ebbene sì, poteva capitare anche all’ora, non è che fosse un calcio al risparmio, tutt’altro!

Nato a Spilamberto il 17 gennaio del 1927, Giovetti è scomparso pochi anni fa, nel 2012, all’età di 85 anni, a Milano, dove viveva da decenni. Tra le sue opere molti ricordano soprattutto il bellissimo “Manuale del Calcio”, corredato dei suoi disegni inconfondibili, un modo per diffondere la cultura e l’epica del football attraverso il suo formidabile segno a matita. Si tratta di un libro che, chi ha superato i 40 anni, dopo esserselo letto e riletto da piccolo, se lo apre ancora da adulto e se fa l’allenatore di pulcini o esordienti, ne trae ancora oggi validi suggerimenti. Il libro infatti raccoglie una serie di indicazioni utili sul piano tecnico per imparare a giocare a pallone. Quelli che si chiamano i fondamentali. Come calciare di collo, di piatto, di testa, gli esercizi per i portieri. Niente come il fumetto mette in evidenza in maniera così eloquente pregi e difetti del calcio, con il disegno della parabola e la nuvoletta del bomber che urla la sua gioia Goal!!!.

Giovetti, che si firmava come Giove, ha disegnato per molti anni su “Il Giornalino”, ha iniziato la serie “Bob Kent”, e poi le avventure del personaggio Lime Face sulla rivista Skorpio ed è stato illustratore del “Manuale del gioco moderno: dal giovane al campione” e “Il gioco del calcio a fumetti”. Ha lavorato a lungo anche per La Gazzetta dello Sport (erano suoi i disegni delle azioni dei gol e delle moviole ante litteram) e per il Guerin Sportivo.

Il grande Guido De Maria, l’inventore di SuperGulp e di una miriade di idee e prodotti a fumetti, è una sorta di memoria storica e ricorda bene Giuliano Giovetti. “Ma io conoscevo molto bene suo fratello più piccolo Glauco, detto Gimmi. Per ovvie ragioni anagrafiche. Calciatore anche lui, anche se non ai livelli del fratello. Però anche lui ottimo disegnatore, e cartoonist per la Paul Film, la mitica Paul Film di Paolo Campani. Poi Gimmi venne a lavorare con me alla Vimder Film, la casa di produzione di Bologna per le pubblicità di Carosello. Glauco è quello che conoscevo meglio, per semplici ragioni anagrafiche. Era un tipo particolare, anche molto bello, un tipo alla Corto Maltese, con quel fascino un po’ zingaro”.

Il fratello Giuliano”, prosegue De Maria, “viveva e lavorava già a Milano ed era un illustratore di gran valore, molto richiesto dai grandi editori come Rizzoli e Mondadori e dalle riviste femminili tipo Amica, Grazia e Novella 2000. Si firmava come Giove. Insomma io i Giovetti li ho conosciuti bene perché sono stato spesso a casa loro, a Spilamberto. Ricordo un’atmosfera sempre molto piacevole, con il padre Aldo, gioviale, che si metteva in cucina a far del gnocco fritto per tutti”.

Per chiudere, la nota più simpatica: Giovetti era così bravo che anche la Disney lo volle nella sua squadra. E lui infatti disegnò parecchi episodi delle avventure di Zorro. Insomma Giove ha sempre avuto un doppio dono, dai piedi buoni e dalla mano d’oro!

di Francesco Rossetti
Pubblicato su Vivo del 3 Febbraio 2016

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