Un thriller multimediale per gli Estensi: l’intervista all’autore Francesco Folloni

Francesco Folloni (foto) ha solo 25 anni e ha già scritto un romanzo con estensioni multimediali che potrebbero presto far da modello nell’editoria italiana. Il suo “Il segreto degli Estensi”, uscito per Damster Edizioni, è un appassionante thriller storico ed è già arrivato alla seconda ristampa.

Francesco, come nascono le tue passioni per la scrittura e per il thriller?
Come lettore sono da sempre piuttosto monotematico. Se devo leggere, e mi piace farlo, leggo thriller. Sono cresciuto con Dan Brown e tutti gli altri maestri. Era quindi inevitabile che mi misurassi con il genere. E poi mi piace la storia. Quanto alla scrittura, facendo il giornalista sono costretto a scrivere in modo completamente diverso da quello che ho fatto per il romanzo. Mi sono stati di grande aiuto sia l’editore che l’editor.

Che storia racconta il romanzo?
Quella degli Estensi, da quando presero il potere a Ferrara nel 1200 fino alla loro cacciata a metà del 1800. Cercando online ho scoperto che non era mai stato scritto un romanzo che abbracciasse l’intera storia degli Estensi. Eppure è una famiglia che ha governato a Modena e Ferrara per 650 anni. Il romanzo è ambientato ai giorni d’oggi, ma la Storia (con la S maiuscola) fa da cornice, fa capolino con piccole ‘pillole’ che ho raccolto in questi anni grazie circa 1.200 articoli che ho pubblicato su diverse riviste e giornali. C’è un mondo di tradizioni orali tramandate che racconta di luoghi e segreti, e che nei libri accademici non si trovano.

E come entra la tecnologia nel libro?
Mi piace molto fare video. L’idea era quindi quella di riuscire a mettere insieme questa passione con la scrittura di un romanzo. Ho pensato a inserti video con semplici QR Code. Sono andato a filmare tutti i posti del romanzo. Sono al 100% visitabili e al 99% gratuiti. I video offrono spunti e indicazioni per capire come si risolve il giallo, in più offrono una mappa nella quale muoversi a Modena e a Ferrara. Il lettore può ripercorrere il percorso che fanno i personaggi.

Come ti è venuta l’idea dei video?
Mi ero messo a studiare francese e nel testo di corso avevo visto che utilizzavano dei QR Code per proporre video con brevi dialoghi. Da anni questi supporti si trovano nei libri di cucina, in quelli d’arte, ma non nella narrativa. Credo che la tecnologia potrebbe invece aumentare, con la geolocalizzazione, il godimento della lettura di narrativa.

Una formula che funziona solo per il pubblico giovane o arriva a tutti?
Per paradosso si divertono più le persone over 40, over 50, che i giovani perché questi ultimi lo danno per scontato. Ho dato il libro ai miei nonni. Non appena hanno capito come funziona, si sono divertiti da matti, hanno giocato con i video ancora prima di leggere. Penso questo: oggi intrattengono le serie tv e le serie web. Mi piacerebbe che alla sera uno debba decidere se mettersi a guardare una puntata della serie oppure mettersi a leggere il libro, magari stimolato da questi inserti video collegati.

Chi è che compie un’indagine?
Un commissario donna, si chiama Sofia Valenti, e ha come luogotenente un uomo. Le parti sono invertite, rispetto ai canoni. Una donna decisamente forte, coraggiosa.

Dove si può comprare il romanzo?
Anzitutto al Mondadori BookStore del Cinema Victoria, ma anche al Mondadori Point del centro, o nelle varie piattaforme.

Progetti futuri?
Ho cominciato ricerche storiche per il nuovo romanzo. Sempre su una doppia piazza. Stavolta ci sarà ancora Modena e un’altra città che non voglio svelare. In fondo, calcolando 3.000 anni di storia modenese, gli Estensi ne coprono solo il 20,6%. E vorrei sviluppare l’apporto multimediale.

Prossima presentazione in zona?
Il 12 giugno dovrei presentare il libro dentro l’Accademia Militare. Sarebbe un grande onore perché dentro il Palazzo Ducale le presentazioni letterarie sono davvero rare.

 

di Francesco Rossetti

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