Un gusto da preservare: il Consorzio del Prosciutto di Modena compie 50 anni

Nel nostro territorio si realizzano tanti salumi di altissima qualità. Questa grande concentrazione di prodotti, riconosciuti a livello internazionale, è dovuta anche al nostro particolare clima, alleato fondamentale in alcune fasi importanti della preparazione dei prodotti. Tra questi il prosciutto di Modena Dop è uno dei più antichi, con una produzione di nicchia, capace però di raggiungere le tavole di tutto il mondo, grazie al suo sapore semplice e facilmente riconoscibile.

Gli unici ingredienti del Prosciutto di Modena Dop sono la coscia di suino nato e allevato in Italia e il sale marino”, ci spiega la Dott.ssa Giorgia Vitali, Presidente del Consorzio del Prosciutto di Modena e amministratore delegato dell’omonima azienda. “Il disciplinare prevede una stagionatura minima di 14 mesi che di norma si protrae anche a 18/20 mesi”. La tutela di questo prodotto tipico modenese è affidata proprio al Consorzio del Prosciutto di Modena, costituitosi nel 1969 e che raggruppa dieci aziende produttrici. Inoltre il consorzio si occupa anche della promozione e della valorizzazione del Prosciutto di Modena, che ha ricevuto la denominazione di origine protetta (DOP) nel 1996, ed in particolare del mantenimento e della salvaguardia delle caratteristiche organolettiche e nutrizionali, necessarie per mantenere ricetta e sapore invariati nel tempo ed evitare le contraffazioni. Questo con l’obiettivo di fornire al consumatore le garanzie di salubrità e genuinità richieste ad un prodotto tipico, sottostando a rigidi regolamenti che salvaguardano prodotto e consumatore.

Il prosciutto di Modena Dop – continua la presidente – ha un sapore sapido ma non salato, ad alto contenuto proteico, facilmente digeribile e con un apporto calorico contenuto”. Il Prosciutto di Modena, è riconosciuto sia in Italia che all’estero. Nel 2018, infatti, si è assistito ad un notevole incremento della produzione, pari al 16.3%, rispetto all’anno precedente. Nel primo semestre del 2019 invece sono state 36.707 le cosce avviate alla produzione, facendo così registrare un +1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Si tratta senza dubbio di un prodotto che è molto apprezzato per il suo sapore deciso ma non salato e in quanto pietanza tipica di un particolare territorio”, continua la Dott.ssa Giorgia Vitali. “È richiesto oltre che in Italia anche in diversi paesi della UE, ma soprattutto negli USA”.

A 50 anni dalla sua fondazione, il Consorzio del Prosciutto di Modena ha deciso di festeggiare con un evento a Vignola il 29 Novembre, presso la Sala dei Contrari della Rocca. Qui si discuterà di sviluppo sostenibile e comunicazione e ci sarà un confronto tra istituzioni e associazioni a supporto delle Denominazioni d’Origine. “Tra gli obiettivi futuri del Consorzio del Prosciutto di Modena – conclude la Dott.ssa Giorgia Vitali – c’è l’intenzione di arrivare fino ai mercati del Giappone e dell’estremo oriente, partecipando ad una Fiera di riferimento Foodex a Tokio nel 2020”. Si tratta quindi ancora una volta di eccellenze del nostro territorio, un vanto tutto modenese che può garantire al consumatore un salume controllato, dall’inizio alla fine, consentendo di fornire quella naturalezza che solo un prodotto di origine protetta può garantire.

 

di Francesco Palumbo

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