“Una traversata delle Alpi”, raccontata in un libro da Fabrizio Desco

Un viaggio di oltre 1400 km a piedi attraverso una straordinaria varietà di paesaggi naturali e ricco di storie, leggende e aneddoti. E’ quello che ha raccontato Fabrizio Desco, viaggiatore e appassionato di montagna, nel suo libro “Una traversata delle Alpi”, edito da Artestampa e acquistabile anche in formato e-book. “Inizialmente ho percorso un primo tratto, dal mare (Ventimiglia) alla valle d’Aosta – praticamente tutte le Alpi Occidentali – l’anno del mio cinquantesimo compleanno”, ci racconta Desco. “E’ un po’ un regalo che mi sono fatto per quell’occasione. Ho camminato da solo per quasi un mese. E’ stata un’esperienza entusiasmante che però, nel progetto iniziale, finiva lì. Invece, dopo diversi anni, ho ripreso la traversata, e in altre tre “tranche” estive, l’ho conclusa arrivando a Trieste. Organizzarla è stato un piacere. Fin da piccolo sono appassionato di montagna che frequento abitualmente praticando trekking, alpinismo, scialpinismo, mtb. Mi piace progettare itinerari, esplorare valli e montagne che non conosco, quindi mi sono studiato un itinerario che avesse le caratteristiche che mi interessavano: evitare possibilmente le zone più turistiche, tenere come riferimento lo spartiacque principale, organizzare le giornate facendo tappa nei rifugi o in alberghetti o ostelli dei paesi di fondovalle”.

Come e quando ti è venuta l’idea di scrivere “Una traversata delle Alpi”?
Ho considerato fin da subito questo cammino come un viaggio di conoscenza, una sorta di pellegrinaggio. La scelta di compierlo da solo è stata in questo senso fondamentale. E’ stato importante per me annotare tutto quello che mi succedeva nella giornata e le considerazioni che ne scaturivano. Da Ventimiglia a Trieste ho riempito diversi taccuini! L’idea di scrivere un libro mi è venuta man mano che proseguivo nella camminata. Anzi mi ha dato più entusiasmo e curiosità nel raccogliere impressioni, aneddoti, storie.

Da appassionato di montagna durante il viaggio hai scoperto cose nuove o conosciuto personaggi curiosi?
Sorprendente è la straordinaria ricchezza e varietà di ambienti naturali e paesaggi che ho incontrato e che fa delle Alpi la catena montuosa al mondo più varia e spettacolare, e questo non lo dico io! Camminando in montagna, soprattutto in luoghi poco sfruttati dall’industria del turismo, si incontrano poche persone. Gli incontri che ho fatto sono stati sporadici, fugaci ma spesso molto interessanti. C’è il racconto di Aldo, contrabbandiere dalla Svizzera all’alta Val Chiavenna, delle sue avventure da ragazzo scavalcando con pesanti carichi di sigarette la scabrosa Bocchetta del Notar; la storia malinconica di Plinio, maestro elementare in pensione a Poschiavo in Svizzera. E poi l’ombra di personaggi, importanti e non, che hanno condiviso con me gli stessi viottoli, gli stessi sentieri. Briganti, pellegrini, soldati, eretici, contrabbandieri, santi, partigiani, perseguitati sono stati silenziosi compagni di viaggio sul mio percorso.

La narrazione è arricchita da storie accadute nei luoghi che hai attraversato. Fanno parte delle scoperte del viaggio?
E’ proprio così: la ricchezza della mia esperienza, e quindi il desiderio di raccontarla, è dovuta a questo riuscito cocktail di paesaggi naturali, personaggi incontrati, storie ascoltate, ricerche su note prese al volo durante il cammino.

Spesso ti sei trovato solo in mezzo alla natura. Che sensazioni hai provato?
Quasi sempre sono stato da solo durante il cammino. Mi sono sentito veramente piccolo piccolo, ho riscoperto un forte senso di appartenenza a un mondo naturale potente, immenso e l’orgoglio di esserne partecipe. Spesso ho avuto la sensazione di camminare quasi in punta di piedi in un giardino incantato. 

Il libro può essere anche utilizzato come una guida da un appassionato che volesse ripercorrere il viaggio?
Certamente. Pur essendo dettagliato nel percorso, con mappe e informazioni tecniche, il libro non è una guida escursionistica ma il racconto di un’esperienza. Spero che incuriosisca e invogli a progettare e intraprendere un’avventura del genere. Non a caso il titolo è: “UNA traversata delle Alpi”, perché non c’è LA traversata delle Alpi. E’ un invito a costruirsi la propria in base a tempi, esigenze e aspirazioni di ognuno. Le Alpi sono attraversate da un vastissimo reticolo di sentieri. Basta metterli in fila.

Cosa rappresenta la montagna per te?
Domandona! Quello che rappresenta per me la montagna, in tutte le forme di frequentazione, può corrispondere alle sensazioni che mi da: senso di libertà, vivere grandi spazi, sentirsi padrone delle proprie azioni, mettersi in gioco, contare sulle proprie forze, riacquistare un ritmo di vita naturale, trasformare la fatica in gioia quando raggiungi la meta che ti eri prefissata. Insomma un po’ tutto questo.

Hai programmato qualche presentazione?
Il libro è uscito in pieno lockdown e solo da poco è disponibile nelle edicole e librerie, oltre che sul sito www.edizioniartestampa.com. Avevo in programma diverse presentazioni, accompagnate da un audiovisivo. Purtroppo l’attuale situazione ha bloccato tutto. Ma se ne riparlerà dopo l’estate. Speriamo.

di Giovanni Botti

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