Il ritorno di Tai Aguero: l’intervista alla neo giocatrice dell’Idea Volley Accademy Sassuolo

Per elencare tutto il suo palmares ci vorrebbe un’intera pagina; perciò ci limiteremo a ricordare solo alcuni dei suoi successi: 2 ori Olimpici (Atlanta, Sydney), 2 ori mondiali (1994, 1998), 2 ori Europei (2007, 2009). Stiamo parlando di Taismary Aguero, la schiacciatrice-opposta che ha scritto pagine memorabili della pallavolo mondiale e italiana. Una novella “eroina dei due mondi”, visto che è stata capace di vincere prima con la nazionale cubana poi anche con quella italiana. Ora a 40 anni sta vivendo una seconda giovinezza, visto che ha sposato il progetto ambizioso dell’Idea Volley Accademy Sassuolo. Insieme abbiamo fatto una chiacchierata sulla sua storia e sul suo futuro nella pallavolo.

Qual è il tuo ricordo più bello legato alle Olimpiadi?
Innanzitutto credo che ogni partita sia importante, perché bisogna dare sempre il massimo. Sicuramente però la partita più importante, quella che non dimenticherò mai, è la finale di Sydney. Il successo più inaspettato? Ho vinto tanto, ma quello più inatteso è stato il primo campionato Europeo del 2007, dove sono anche stata nominata miglior giocatrice. Quello per me è stato il trofeo che mi ha sorpreso di più.

A proposito, com’è stata la tua esperienza nella Nazionale Italiana? Cosa ne pensi del periodo buio che sta attraversando?
Sono contenta della mia esperienza, perché siamo riuscite a vincere e dare qualcosa all’Italia. Mi dispiace che adesso non riescano ad esprimere il loro potenziale; secondo me ci vogliono più giocatrici di carattere, che abbiano la fame di vincere. Forse ci vorrebbe qualche giocatrice d’esperienza, che possa dare un input alle più giovani. Perché la squadra ha ottime capacità, ma non è ancora riuscita a dimostrarle.

Hai avuto la sfortuna di giocare a Modena nel suo momento peggiore. Ora però, con l’avvento di Liu Jo, è tornata alla ribalta. Che esperienza è stata e come giudichi la squadra attuale?
Purtroppo quando c’ero io, abbiamo avuto molti problemi. Peccato perché avevamo una buona squadra per vincere il campionato. Però, quando vengono a mancare gli stimoli, noi atlete ci rimaniamo male; è stato un anno difficile, ma è passato. Sono contenta che adesso la Liu Jo abbia ripreso in mano la situazione e che abbia continuato quello che avevano iniziato tanti anni fa.

“I 40 anni sono i nuovi 20”. Sei d’accordo con questa affermazione?
Io ho 40 anni, ma non me li sento perché l’importante è essere giovani dentro. Sto bene fisicamente e ho ancora voglia di giocare perché ho gli stimoli giusti. Quindi spero di giocare fino a quando continuerò a divertirmi. Sono contenta di cominciare questa nuova avventura a Sassuolo, e perciò devo ringraziare Carmelo Borruto, il mister Barbolini e il mio procuratore.

Credi dunque nel progetto Volley Accademy? Dove può arrivare questa squadra?
Penso che la squadra sia buona. Non voglio essere presuntuosa dicendo che vinceremo il campionato, ma sicuramente quelle che ci dovranno affrontare dovranno dimostrare di essere brave quanto noi. Ci stiamo allenando per vincere.

A parte questa avventura, hai altri progetti futuri?
Spero di rimanere nell’ambiente tra Sassuolo e Modena, magari costruendo una scuola di pallavolo a mio nome, oppure altri progetti sempre però legati a questa società.

di Mattia Amaduzzi

WP-Backgrounds Lite by InoPlugs Web Design and Juwelier Schönmann 1010 Wien