Programmazione Sala Truffaut dal 9 al 13 novembre

Mer 9/11 ore 21

LIBERAMI (Italia/Francia 2016) di Federica Di Giacomo    89’

È stato uno dei film italiani più applauditi alla recente Mostra del Cinema di Venezia, dove ha vinto il primo premio della sezione Orizzonti. Si tratta di LIBERAMI (Italia/Francia 2016, 89’) docufilm di Federica Di Giacomo, proposto mercoledì 9 novembre alle ore 21 in sala Truffaut nell’ambito della rassegna “Riusciranno i nostri eroi – I nuovi autori del cinema italiano incontrano il pubblico”. Al termine della proiezione incontro con il coautore Andrea Sangugni.

 

Gio 10/11 ore 21,15

FEMMINA FOLLE (Leave Her to Heaven, Usa 1945) di John M. Stahl  110’

Prosegue in sala Truffaut, a cura del Circuito Cinema, la rassegna “La diva fragile – Quattro capolavori restaurati con Gene Tierney”. In cartellone giovedì 10 novembre alle ore 21,15 il capolavoro melò di John M. Stahl FEMMINA FOLLE (Usa 1945, 110’) nella versione restaurata originale con sottotitoli italiani.

 

Ven 11/11 ore 21,15

LA MORTE CORRE SUL FIUME (The Night of the Hunter, Usa 1955) di Charles Laughton   93’

Prosegue in sala Truffaut, a cura del Circuito Cinema, la rassegna “Modern Classics – Grandi film restaurati”. In cartellone venerdì 11 novembre alle ore 21,15 il grande classico di Charles Laughton LA MORTE CORREL FIUME in copia restaurata originale con sottotitoli italiani.

 

Sab 12/11 ore 21,15

LA RAGAZZA SENZA NOME  (Belgio 2016, 113’) versione doppiata

Dom 13/11 ore 18, 30 (versione doppiata)  e ore 20,45 (versione originale con sottotitoli italiani)

I fratelli Dardenne si sperimentano sul terreno della detection tanto che inizialmente avevano pensato di avere come protagonista un poliziotto. Abbandonando l’idea hanno ampliato notevolmente il campo di indagine soprattutto sul personaggio, a partire dal titolo. I due fratelli riservano uno sguardo laicamente partecipe a una società in cui l’individuo è sempre più solo dinanzi alle proprie aporie esistenziali. Il farsi coinvolgere comporta sacrifici e rischi ai quali però i personaggi dardenniani non si sottraggono perché plasmati sul reale e sulla straordinarietà del quotidiano. Un quotidiano in cui anche il regalo di un panettone diventa piccolo ma significativo segno di riconoscenza per l’assistenza ricevuta da chi sa dare al di là del dovere.

 

 

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