Tiziano Tulissi, lo sviluppo professionale del giovane esterno gialloblù

In un sondaggio realizzato di recente dal sito www.modenasportiva.it, Tiziano Tulissi è stato indicato dai lettori come il più interessante dei tanti giovani gialloblù nella rosa di Simone Pavan. Tulissi ha ottenuto il 43% dei voti e ha anticipato l’italo-argentino Nicolas Schiavi (23%) e Andrea Accardi (8%). E in effetti il giovane bergamasco le sue qualità le ha messe in luce fin dalle prime uscite estive. Ora deve solo riuscire a trasformarle in assist e gol. “La fiducia dei tifosi nei miei confronti mi fa molto piacere – ha commentato Tulissi – farò di tutto per ripagarla e per realizzare finalmente il mio primo gol in campionato. Sto lavorando tanto anche per questo”.

Tiziano, ci racconti i tuoi inizi nel mondo del pallone?
E’ stato all’età di 4-5 anni nella squadra dell’oratorio a Leffe, il paese di fianco a quello in cui sono cresciuto, Cazzano Sant’Andrea, nella val Seriana in provincia di Bergamo. L’allenatore della squadra era mio zio e a me all’inizio piaceva fare il portiere. Poi, visto che ero un po’ più bravo con i piedi degli altri ragazzini e non avevo il fisico giusto per giocare in porta, ho cambiato ruolo.

Qualcuno nella tua famiglia aveva già giocato a calcio?
Si, mio nonno materno ha giocato in serie C nell’Alzano Virescit e in altre squadre. E poi ha fatto per diverso tempo l’allenatore in C e D.

Le prime partite “vere” quando le hai giocate?
Quando sono passato all’Atalanta, intorno ai sette anni. Per questo devo ringraziare il maestro Bonifacio che mi ha portato lì. E’ quello che ha scoperto tanti talenti cresciuti nell’Atalanta, Montolivo, Pazzini etc.

Sei anche tifoso dell’Atalanta?
Si, ho sempre tifato per l’Atalanta, ma devo dire che simpatizzo anche per l’Udinese, visto che mio papà è di Udine.

Il tuo campione preferito, quello da poster in camera?
Sicuramente Leo Messi, è quello con più talento al mondo. Negli ultimi anni però ho avuto l’occasione di vedere da vicino il “Papu” Gomez, un giocatore che mi piace moltissimo e che è anche del mio stesso ruolo.

Lo scorso anno nel campionato Primavera hai fatto anche diversi gol…
Si, ne ho fatti 16-17 e ho contribuito a portare l’Atalanta alla Final Eight che abbiamo giocato proprio qui al Braglia. Abbiamo perso nei quarti con il Torino.

Quest’estate il passaggio a Modena per la tua prima stagione da professionista…
Inizialmente si era parlato di diverse squadre, anche alcune di serie B. Poi, con il proseguire del mercato, è nata questa opportunità e ho firmato con il Modena. Mi sto trovando molto bene, i compagni mi hanno fatto sentire subito parte del gruppo. Spero di poter dare il meglio. E poi mister Pavan è anche un ex dell’Atalanta…

E Modena città come ti sembra?
Mi piace molto sia come città che come persone. Abito in via Giardini a 200 metri dal centro e ho già visitato un po’ di cose. Non è grandissima, ma è proprio una bella città.

Nei momenti liberi cosa ti piace fare?
Mi piace passeggiare per il centro e guardare qualche negozio. Lo faccio spesso assieme al mio compagno di squadra Ravasi.

Preferisci la musica o il cinema?
La musica, tutta la vita. Mi piace molto la House commerciale, ma anche altri generi.

Segui altri sport oltre al calcio?
Si, seguo tantissimo il basket, soprattutto l’Nba. E poi anche la pallavolo e il tennis.

Il tuo campione preferito dell’Nba?
E’ facilissimo, LeBron James.

Se ti piace la pallavolo Modena è la città giusta…
E’ vero, conosco diversi giocatori della squadra di Modena, che è una delle più forti al mondo. Andrò sicuramente al palazzetto a vedere qualche partita.

Quali social network usi di più?
Sicuramente Facebook e da qualche anno molto Instagram. Di recente va parecchio anche Snapchat.

Se non avessi fatto il calciatore cosa avresti voluto fare?
Non ci ho mai pensato, il mio sogno è sempre stato giocare a calcio e in questo mondo ci sono entrato fin da bambino.

Di Giovanni Botti

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