Buon Compleanno caro, vecchio, Modena FC!

(Foto Vignoli - Modena FC 2018)

La sera del 5 aprile del 1912, al caffè Cacciatori di via San Carlo, l’attuale Caffè del Collegio, al termine di una assemblea a cui erano presenti 38 soci, nasceva dalla fusione di due società, L’Associazione Studentesca Calcio e l’Audax, il Modena Fc. Luigi Salotti fu nominato presidente, mentre Claudio Sandonnino presidente onorario. Silvio Secchi fu invece scelto come primo responsabile degli allenamenti della squadra. Bisogna dire che a Modena il calcio era già conosciuto, la prima partita era stata disputata su un campo di proprietà della società sportiva Panaro addirittura nel 1903, ma la nuova squadra poté finalmente rappresentare la città nei campionati nazionali.

Qualche mese dopo la sua nascita il Modena fu infatti ammesso al campionato di Prima Categoria Veneto-Emilia. Il debutto avvenne il 3 novembre del 1912 con la maglia gialloblù, i colori del Comune, e lo scudetto della Lega Lombarda, contro il Venezia, squadra meglio dotata tecnicamente. Si perse per 2-0 ma quella partita rappresentò l’inizio di una storia che oggi, venerdì 5 aprile compie 112 anni. Nei primi anni dalla sua fondazione, fino all’introduzione del Girone Unico nel 1929/30, non si ottennero grandi risultati ma si affermarono i primi campioni canarini, Attilio Fresia e Pippo Forlivesi, entrambi prima giocatori e poi allenatori del Modena.

Il primo campionato a girone unico vide i gialloblù subito cimentarsi con gli squadroni della serie A e ottenere alla fine un onorevole 12° posto, due punti sotto il Milan. Da allora fino agli albori degli Anni ‘50 il Modena fece una costante altalena tra A e B con ben 10 campionati di massima serie culminati nello straordinario terzo posto del 1946/47 dietro al Grande Torino e alla Juventus. Un periodo caratterizzato da campioni che hanno fatto la storia della squadra gialloblù, dai fratelli Sentimenti di Bomporto a Maino Neri, da Renato Braglia, il recordman di presenze, ben 499, a Renato “Ghega” Brighenti. Gli Anni ‘50 furono caratterizzati da una lunga serie di campionati di B, con alterne fortune e in due stagioni il nome del Modena fu affiancato da quello di uno sponsor ante litteram, la Zenit azienda produttrice di benzina.

Nel ‘60 la prima triste retrocessione in serie C, seguita immediatamente da una rinascita straordinaria e dalla doppia promozione fino alla serie A. Sono gli Anni di Vittorio Malagoli, di Pagliari, Barucco, Conti, Merighi e soprattutto di Cinesinho, brasiliano dai piedi fatati mai dimenticato nonostante abbia vissuto in maglia canarina una sola stagione. Tornato in B nel 1964 il Modena visse tra gli Anni ‘70, ‘80 e ‘90 uno dei suoi periodi più bui, con qualche campionato di B, tanta C e addirittura la C2 nel 1979/80.

Nonostante ciò alcuni giocatori hanno lasciato tracce indelebili nella memoria dei tifosi come Roberto “Baffo gol” Bellinazzi, Sauro Frutti, Mauro Rabitti e Marco Ballotta, protagonista anche del ritorno in A con Gianni De Biasi nel 2002 quando si festeggiarono i 90 anni. Dopo la retrocessione dalla massima serie nel 2004, la squadra gialloblù ha vissuto un lungo periodo in serie B, con 12 campionati consecutivi, due semifinali play off perse con Mantova (2005-06) e Cesena (2013-14) e uno spareggio play-out vinto nel 2015 contro l’Entella. In mezzo la festa del centenario organizzata nel 2012 al Palapanini, nel bel mezzo di una stagione sofferta e discussa nella quale si recuperò un po’ di credibilità solo dopo il ritorno di Cristiano Bergodi, seguito alla sconfitta di Gubbio e all’esonero di Agatino Cuttone. Erano gli anni di Ghirlandina Sport, guidata da Cpl Concordia e da Roberto Casari, che fecero da preludio al periodo di Antonio Caliendo concluso, dopo l’entusiasmante cavalcata fino ai play del 2014 con Novellino in panchina, con il ritorno in serie C e il successivo fallimento del 2017. 

Il resto è storia recente con la rinascita della primavera 2018, l’iscrizione al campionato di serie D e lo spareggio promozione perso contro la Pergolettese, prima del successo nei play-off in finale contro la Reggio Audace, con Roby Malverti in panchina, e il conseguente ripescaggio in serie C di una società passata prima saldamente nelle mani di Romano Sghedoni ed entrata nell’orbita Kerakoll e poi ceduta alla famiglia Rivetti, con Sghedoni rimasto come presidente onorario. E ancora lo straordinario scorso campionato di serie C degli uomini di Tesser con il record delle 14 vittorie consecutive e la super sfida con la Reggiana, fino alla importantissima vittoria sull’Imolese, grazie ad un gol del portiere, Riccardo Gagno, che ha fatto il giro del mondo, proprio nel giorno della festa dei 110 anni. E infine la promozione conquistata contro il Pontedera e la stagione di serie B da neopromossa vissuta con alti e bassi, ma conclusa con un soddisfacente decimo posto ad un solo punto dalla zona play off.

Buon compleanno caro vecchio Modena!  

di Giovanni Botti

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