Intervista a Salvatore “Totò” Rossini, libero di Azimut Modena Volley

Salvatore “Totò” Rossini è stato uno degli assoluti protagonisti della scorsa volata scudetto del Modena Volley; durante questa stagione invece il suo rendimento è stato altalenante, come del resto quello dell’intera squadra, ma durante questi play-off è tornato ai livelli delle scorse annate trionfali. Noi lo abbiamo incontrato per parlare di questa fase cruciale della stagione.

Quella di domenica contro la Lube è stata una vittoria fondamentale…
Si è stata fondamentale ma non decisiva. Era importante pareggiare la serie; siamo contenti perchè volevamo continuare quella strada che avevamo intrapreso in gara1, facendo tante buone cose nonostante la sconfitta. Volevamo fare quel passo in più per portare a casa il risultato e ci siamo riusciti.

Adesso la squadra sembra più serena. E’ tornata l’alchimia giusta?
Secondo me non è mai andata via. Stiamo attraversando un buon momento e inoltre siamo tornati ad essere quei “giovani baldanzosi” che Modena era abituata a vedere. Quindi siamo felici e fiduciosi, consapevoli che il nostro gruppo, iniseme al Palazzetto, possa fare la differenza.

Il 2016 per te è stato un anno staordinario, ricco di vittorie. Cosa ti aspetti da questo 2017?
E’ stata un’annata irripetibile. Le Olimpiadi, il “Triplete” e la nascita di mio figlio sono cose pazzesche. Questo 2017 è partito con qualche difficoltà però penso che gare come quest’ultima con la Lube siano di buon auspicio per il prosieguo dell’anno, sempre qui a Modena. Spero che fra quindici giorni il 2017 mi porti una bella laurea (sta frequentando la facoltà di Giurisprudenza) e anche qualche altro trofeo.

A proposito di quest’ultimo argomento, cosa consigli ai ragazzi che cercano di conciliare lo studio con l’attività agonistica?
A me piacevano entrambe le strade, sia quella universitaria che quella pallavolistica. Poi arriva quel momento in cui devi scegliere quale delle due portare avanti ad alto livello e quale mettere da parte. Però questo significa non abbandonarla, perchè mollare qualcosa che ti piace potrebbe diventare un rimpianto, e nella vita non bisogna averne. Io sono stato molto lento nel concludere la mia carriera universitaria, ma comunque sono molto orgoglioso di come è andata perchè non è stato facile, per questioni logostiche, sostenere gli esami. Ci sono stati periodi in cui non sono riuscito a darli ma, adesso che sono vicino alla conclusione, sono proprio molto contento.

Durante le partite sei uno di quei giocatori che spesso arringa la folla, quanto sarà determinante nelle prossime partite “l’effetto Palapanini”?
Qualcuno lo ha paragonato ad un’onda. Se uno è bravo a cavalcarla ci può portare fino a riva, navingando a vista (chiaro rifermento alla coreografia dei tifosi “Irriducibili” prima dell’ultimo match n.d.r.). A volte contro quell’onda ci si può sbattere contro, ma questa squadra e questa società faranno il possibile per poterla cavalcare.
Ora i canarini avranno una settimana di riposo, visto che nel weekend Trento disputerà le semifinali di Coppa Cev. Il prossimo appuntamento sarà mercoledì 5 aprile al Palapanini per l’andata dei quarti di Champions; l’avversario sarà sempre il solito, ovvero la Lube Civitanova, per un eterna lotta per definire chi sarà il dominatore in Italia e in Europa. Mentre gara3 dei Play Off è in programma domenica 9 aprile nelle Marche.

Di Mattia Amaduzzi

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