Lilli Gruber in difesa delle donne: il 23 novembre sarà ospite all’auditorium Biagi

La presentazione dell’ultimo libro di Lilli Gruber (nella foto), sabato 23 novembre alle 17.30, all’auditorium Marco Biagi, e un dialogo tra le scrittrici Michela Murgia e Annalisa De Simone, che raccontano le donne e gli uomini tra immagine, mito e poesia, domenica 24 novembre, alle 18, sempre al Biagi. Sono solo due degli eventi inseriti nel fitto programma di appuntamenti che il Comune di Modena, in collaborazione con il tavolo delle associazioni femminili, promuove in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Intervistata dalla direttrice della Gazzetta di Modena Roberta Giani, la Lilli nazionale presenterà il libro “Basta! Il potere delle donne contro la politica del testosterone” (Solferino editore), un reportage con dati e storie che delinea una strategia per le donne e coinvolge gli uomini per un cambiamento delle regole. Sotto accusa la non soddisfacente posizione pubblica delle donne, perlopiù escluse dai ruoli decisionali. Dalla scrivania del suo programma televisivo “Otto e mezzo”, Gruber scende in campo, anzi, in libreria, con il suo ultimo lavoro, vero e proprio reportage dal fronte della battaglia per il potere femminile, che quel monito lo incide persino sul titolo in copertina.

La giornalista altoatesina propone un’analisi della modalità sessista e maschilista che ha assediato e insultato la giovane capitana Carola Rakete; delle donne che accusano Trump di molestie; o della turca Canan Kaftancioglu, condannata a oltre nove anni di carcere perché, dice, alle elezioni Erdogan “ha perso e noi abbiamo vinto. Perché sono una donna e i maschi misogini hanno paura delle donne”. E ancora racconta le calciatrici azzurre (ma non solo) che, nonostante l’exploit ai Mondiali, non sono considerate professioniste e non godono di nessuno dei diritti (o stipendi) dei loro colleghi maschi.

“Il problema è che invece noi ci ritroviamo a discutere del muscolo centrale che gli uomini non sanno controllare – prosegue la Gruber – È un dato di fatto. Le cose devono cambiare. Lo dicono anche i numeri”. Nel libro ne riporta di emblematici. Come il 22% di giovani donne in più, rispetto ai loro coetanei, che vivono in estrema povertà. I 200 milioni di bambine che hanno subito mutilazioni genitali. Le 39 nazioni dove la legge ereditaria non è uguale per figli e figlie o i 49 paesi dove non esiste una norma sulla violenza domestica. Mentre ogni tre giorni si piange un femminicidio in Italia.

Almeno tre le proposte concrete lanciate nel libro. “La tecnologia a servizio delle donne, contro la violenza”, scrive la giornalista. “Tolleranza zero per la volgarità, sui social come in strada. Quote rosa: vere e ovunque”. E qualche consiglio per le ragazze, a partire da un convinto “non abbiate paura del potere”. Anzi, “dopo aver ben studiato il campo di gioco, andate a prendervi ciò che vi spetta. Studiate. Il lato positivo dell’intollerabile lassismo di questi tempi è che incontrerete uomini impreparati. Magari anche autocompiaciuti, rilassati. Hanno dalla loro parte millenni di storia in cui sono stati ascoltati solo in quanto… maschi”.

 

di Francesco Rossetti

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