Modena. Concorso Ausl finito in Procura: c’è un “pentito”

È stato un dipendente Ausl a raccontare spontaneamente di aver passato i test a un candidato

MODENA. Il concorso per tecnico di riabilitazione psichiatrica “congelato” dalla direzione generale dell’Ausl di Modena e ora al centro di una indagine inProcura è nato da una confessione “interna”. È stato infatti un dipendente Ausl vicino alla commissione esaminatrice a presentarsi spontaneamente all’Ufficio legale raccontando di aver fatto in modo che uno dei 120 candidati avesse accesso ai quiz prima del test di esame. Un’ammissione spontanea, insomma, la cui natura resta ancora da chiarire. Perchè questa figura non interna e senza poteri ma prossima alla commissione avrebbe preso una iniziativa del genere? Qualcuno ha sollecitata o incaricata? Sono gli interrogativi che hanno spinto il direttore generale Massimo Annichiarico a sospendere ancora una volta un concorso pubblico interno e a segnalare subito l’accaduto con un esposto in Procura avviando così un’inchiesta.

Ma c’è chi teme che, come avvenuto in precedenza per il concorso congelato dopo la mail del candidato sindacalista diffusa per errore, a farne le spese siano gli stessi candidati. Scrive ad esempio Giuseppe Belloni della Uil a proposito degli effetti del primo concorso sospeso: «Non ci risulta che dopo quanto emerso il giorno 8 ottobre 2015 sulla selezione per un posto da coordinatore della medicina penitenziaria di Modena ( vogliamo ricordare che una mail contenente un allegato, partita da un dirigente sindacale, scritto da un concorrente, che faceva riferimento ad un membro della commissione esaminatrice del concorso, nonché dirigente dell’azienda portò alla sospensione del concorso) ci sia stato un provvedimento su qualcuno. Quella mail lasciò molto sgomento tra i concorrenti e i dipendenti che la ricevettero. Infatti non lasciava margini alla libera interpretazione e tutti pensarono che qualcosa non fosse andato per il verso giusto. Il 13 ottobre 2015 quei concorrenti si videro recapitare un telegramma a domicilio dove gli veniva comunicato che la prova era stata sospesa. Da quel momento i concorrenti si chiedono perché, ma sopratutto perché se qualcuno ha sbagliato non si è provveduto a rifare il tutto? E come mai si attuano 2 pesi e 2 misure? Infatti per ora hanno pagato solo I concorrenti che hanno visto annullare una prova che a loro era sembrata regolarissima».
Carlo Gregori

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