Storie d’Egitto, in mostra la raccolta egizia riscoperta

Statuette, vasi, amuleti, bronzetti, terracotte, oltre a tre piccoli coccodrilli imbalsamati. E, al centro, la piccola mummia di bambino restaurata da Cinzia Oliva.

Inaugura sabato 16 febbraio alle 17 ai Musei civici di Palazzo dei Musei, con degustazioni di karkadé e dolci egiziani, la piccola mostra “Storie d’Egitto. La riscoperta della raccolta egizia del Museo civico di Modena” a cura di Cristiana Zanasi, caratterizzata dal richiamo all’esposizione ottocentesca in un contesto multimediale contemporaneo. All’inaugurazione partecipano Gianpietro Cavazza, vicesindaco di Modena e assessore alla Cultura, Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici e Cristiana Zanasi, curatrice. La mostra segue studi, restauri e analisi previsti dal progetto scientifico umanistico, e proseguirà con nuove iniziative e percorsi didattici.

La collezione egiziana dei Musei civici, consistente in un’ottantina di reperti, resta infatti esposta nel grande Salone dell’Archeologia al terzo piano del Palazzo di largo Sant’Agostino fino al 7 giugno 2020, proprio per favorirne la visita delle scuole. Sono già andate esaurite, infatti, le prenotazioni fino a giugno 2019 dei percorsi didattici progettati da Alessia Pelillo e Elena Righi, che consentono la scoperta da parte delle scuole della città e della provincia, di una raccolta da tempo non esposta, garantendo un approccio “creativo” agli oggetti più iconici del mondo egizio.

I reperti esposti, distribuiti su un ampio arco cronologico, appartengono a categorie diverse, riconducibili alla regalità, al rituale funerario e alla devozionalità templare.

La collezione conta statuette “ushabti” di Nuovo Regno (XVIII-XX dinastia, 1539-1070 a.C) ed Epoca Tarda (XXVI-XXX dinastia, 664-332 a.C.), sei vasi canopi, tra cui un set a nome di Horsiesi (Epoca tarda), amuleti, bronzetti, terracotte. Di grande interesse, un grande scarabeo commemorativo del sovrano Amenhotep III (Nuovo regno, XVIII dinastia, 1388-1351 a.C.), che celebra la sposa Ty. Presenti, inoltre, la mummia egizia di bambino con cartonnage e sarcofago antropoide moderni, alcune teste e arti umani, oltre a tre piccoli coccodrilli imbalsamati e ad alcune bende di lino provenienti dalle mummie reali scoperte a Deir el-Bahari nel 1881.

Gli apparati multimediali della mostra consentiranno al pubblico di scoprire le “storie d’Egitto” emerse dal progetto di ricerca: storie collezionistiche di Duchi, illustri modenesi e oscuri antiquari; storie di furti e ritrovamenti; di viaggi in Egitto e sbendamenti di mummie reali come eventi; storie emerse dalla diagnostica che ha determinato sesso, età e, dove possibile, informazioni sulle patologie e le cause di morte dei resti mummificati, restituendo loro una piccola parte di identità.

Del resto, il progetto “Storie d’Egitto”, è diventato una grande occasione di ricerca che ha visto coinvolti i maggiori esponenti del settore. Di nuovo, i Musei hanno attivato una rete di collaborazioni istituzionali per il progetto scientifico e di valorizzazione che ha preceduto la mostra e proseguirà: l’Università di Bologna, con Marco Zecchi, Nikola Bellucci, Alessandro Galli e Beatrice De Faveri per lo studio collezionistico e archeologico; il Museo Civico Archeologico di Bologna con Daniela Picchi che ha coordinato il programma di diagnostica e manutenzione conservativa; la Struttura di Radiologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria per le analisi radiologiche sulla mummia e gli altri resti umani mummificati; il Polo Museale dell’Università di Modena e Reggio Emilia per la gentile concessione del Teatro Anatomico che ha ospitato nei giorni scorsi la presentazione del restauro della mummia di bambino eseguito da Cinzia Oliva.

Tante persone hanno assistito al restauro “live” della mummia ai Musei (1120 in quattro giorni di cui 350 studenti) e all’esposizione “guidata” al teatro anatomico (420 in due pomeriggi, divise per gruppi di 30 ogni ora e mezza circa).

Il catalogo della mostra a cura di Cristiana Zanasi, (All’Insegna del Giglio Editore), sarà in vendita, solo per il giorno dell’inaugurazione, al prezzo scontato di 20 euro. Sull’immaginario della millenaria civiltà egizia la mostra lancia la condivisione social con #mummiamo, su Instagram museicivicimodena che aggrega immagini e storie sulle mummie fra fumetti, cinema e letteratura.

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