Un anno di mostre ai Musei: il programma per il 2019 dei Musei civici di Modena

Nuove mostre, la prima già a dicembre sulle arti negli anni Sessanta a Modena e Reggio Emilia, studi, ricerche e operazioni culturali, iniziative, eventi, rassegne. Il programma delle attività dei Musei civici di Modena per il 2019 conferma il loro ruolo consolidato di mediazione tra ricerca e divulgazione, che interpretano proponendo alla città e ai visitatori linguaggi accessibili e contemporanei a pubblici diversi, dagli appassionati ai bambini, per coinvolgere e incuriosire.

Per le mostre, si parte domenica 16 dicembre con “Io sono una poesia. Parole sui muri e le arti tra Modena e Reggio Emilia negli anni Sessanta”: un’ampia selezione di opere, anche in collaborazione con Fondazione Modena Arti Visive e Musei Civici di Reggio Emilia, che offrono uno spaccato del vivace clima artistico e culturale di quegli anni con uno sguardo interdisciplinare che prosegue la precedente esperienza espositiva “Incubi e sogni di provincia”, dedicata agli Anni Cinquanta. Il fermento sperimentale è evidente nella pittura, nel teatro, nella musica, nella poesia, nel design, nell’architettura, nella grafica, nella fotografia e culmina nel 1967-68 a Fiumalbo con l’evento “Parole sui muri”, dove un centinaio di artisti d’avanguardia di tutto il mondo rivestono di creatività e arte l’intero paese. Collegata alla mostra, a partire dal 13 dicembre presso la Sala Truffaut di Modena, la rassegna cinematografica “Gli anni ‘60 stravolti. I capolavori indipendenti di Shirley Clarke” a cura dell’associazione Circuito Cinema.

Il 16 febbraio 2019 s’inaugurerà “Storie d’Egitto. La riscoperta della raccolta egizia del Museo”, che valorizzerà con un progetto che coniuga discipline scientifiche e umanistiche, una raccolta formatasi a fine ‘800. Protagonista è una mummia di bambino che sarà svelata in collaborazione con UniMoRe, attraverso un restauro al Teatro Anatomico. Per festivalfilosofia si restituirà un’identità alla mummia con tecnologie digitali, presentando la ricostruzione del volto eseguita grazie alla collaborazione fra l’antropologo Francesco Galassi e il designer 3D Cicero Moraes.

Per la Notte Europea dei Musei si presenterà per la prima volta, con una esperienza immersiva fra atmosfere e suoni della foresta amazzonica, una raccolta etnologica che riunisce armi, ornamenti, utensili, abbigliamento degli Yanomami, popolo misterioso, rivelato al mondo occidentale all’inizio degli anni ’60. In occasione del festivalfilosofia dedicato al tema “persona”, i Musei ospiteranno una mostra dedicata al pittore di origini modenesi Oscar Sorgato, che operò nel clima artistico della Milano anni ’30. L’interesse per il ritratto restituisce uno spaccato della piccola borghesia milanese che favorisce il collegamento col tema del festival.

In autunno si potranno incontrare ai Musei l’Omino coi baffi Bialetti, Toto e Tata, Nick Carter e altri, grazie ad accordi in via di definizione con eredi di disegnatori modenesi. È frutto di un accordo col collezionista modenese di arte contemporanea Giorgio Giusti, la mostra che ne valorizzerà le opere restituendo uno sguardo sul secondo ‘900 attraverso lavori di artisti come Chia, Man Ray, Rotella, Nanni Balestrini.

 

di Francesco Rossetti

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