Vignola: al Teatro Fabbri arriva “Il trovatore” di Giuseppe Verdi

La stagione 2018/2019 del Teatro Ermanno Fabbri di Vignola prosegue con l’opera lirica: mercoledì 20 marzo alle ore 21 va in scena “Il trovatore“, melodramma in quattro atti di Giuseppe Verdi con il Coro dell’Opera di Parma e l’Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane.

A firmare la regia di questa celebre opera è Pierluigi Cassano: “Pur partendo dal consueto triangolo sentimentale – afferma il regista – e pur procedendo per schemi tradizionali (quadri, duetti, cabalette), Verdi riesce a ottenere una tinta musicale uniforme, una perfetta pregnanza drammaturgica e un inedito approfondimento psicologico dei protagonisti. Manrico, eroico fino all’ingenuità, identità frammentata nei vari ruoli di cavaliere nero, trovatore girovago, guerriero ribelle, povero zingaro, bambino rapito, nobile ignaro anche a sé stesso; Leonora, da fanciulla candidamente innamorata a martire determinata e consapevole; il Conte, tre volte nemico di Manrico (per questioni sentimentali, politiche e famigliari), titano dell’odio, eppure custode di antichi dolori e capace di insospettabile trasporto amoroso; Azucena, mente sconvolta che è il catalizzatore di tutta la vicenda e il vero elemento di novità della medesima, personaggio a Verdi tanto caro. I quattro, tutti tesi a programmare un futuro di amore (gli uni) e di vendetta (gli altri), si ritrovano invece progressivamente prigionieri del loro passato, che si manifesta in una lunga serie di flashback e agnizioni, per poi sfociare nell’apocalittico finale, l’unico momento in cui i protagonisti si trovano insieme contemporaneamente, per restarne poi annullati”.

Per mettere in scena questo capolavoro – ha concluso Cassano – ho scelto un allestimento che, pur rimanendo nell’ambito dell’impianto fisso (e, in genere, nel solco della tradizione), evidenzi la perenne oscurità della notte, i riflessi della fiamma, il clangore delle spade, l’aroma del vino, il peso delle catene, la tela grezza e ruvida, il caldo sangue… la materia, insomma, da cui prorompono le passioni travolgenti di cui è pervaso, seppure elegantemente, in modi scultorei, tutto il dramma con la sua immortale musica”.

WP-Backgrounds Lite by InoPlugs Web Design and Juwelier Schönmann 1010 Wien