Chioschi del Parco, tutti assolti. Muzzarelli: “una notizia che mi riempie di gioia, la città ha subito un duplice danno”

La lunga vicenda dei chioschi del Parco dei Viali sembra davvero essere arrivata ai titoli di coda. La sentenza della giudice del Tribunale di Modena, che ha assolto gli ex assessori Daniele Sitta e Stefano Prampolini, i dirigenti tecnici comunali Stancari e Villanti e soprintendenti Grifoni e Polidori, ha posto fine al processo sulla riqualificazione del Parco, revocando il sequestro dei chioschi dopo tre anni e mezzo di sospensione dei cantieri. Ora la palla passa alla Procura che potrà o prendere atto della sentenza e disporre il dissequestro o ricorrere in appello.

L’assoluzione con formula piena degli amministratori e dei tecnici del Comune e della Soprintendenza è una notizia che ci riempie di gioia, sia dal punto di vista umano che politico”, afferma il sindaco Gian Carlo Muzzarelli commentando la sentenza. “Non si può però dimenticare – sottolinea il Primo Cittadino – che in questa vicenda ci sono imprenditori e famiglie che hanno pagato un prezzo che nulla ha a che fare col rischio d’impresa. Con loro ragioneremo nei prossimi giorni per esaminare la situazione e le prospettive”.

Per il sindaco, quindi, la città “ha subito un duplice danno: un danno d’immagine e un danno dovuto all’abbandono e al degrado del parco. Ma è la stessa democrazia cittadina a essere stata ferita, perché le scelte urbanistiche e di sviluppo non si fanno in tribunale. Si fanno all’interno delle istituzioni democratiche e lo sviluppo di una città non può rimanere inchiodato a causa delle prese di posizione di chi pretende di imporre le sue tesi minoritarie a suon di ricorsi e carte bollate. Oggi però è stata fatta giustizia e da qui possiamo ripartire”.

L’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli aggiunge che l’obiettivo rimane “la tutela e la valorizzazione del parco delle Rimembranze. Come abbiamo fatto con l’ex Amcm e con Sant’Agostino, proseguiamo il lavoro per ridare alla città luoghi per la cultura e il tempo libero. Leggeremo con attenzione le motivazioni della sentenza, ma dobbiamo presumere che venga riconosciuto come il progetto di riqualificazione dei chioschi avesse al centro, appunto, la tutela e la valorizzazione del parco, vista l’inadeguatezza delle precedenti strutture, anche sotto il profilo igienico e sanitario. Ora l’impegno – conclude Vandelli – è quello di consentire la realizzazione di chioschi che contribuiscano a restituire pienamente questo parco alla città”.

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