Coronavirus: bambini, tamponi e test sierologici. La lettera di una pediatra

Stamattina la Regione Emilia Romagna illustrerà in una conferenza stampa in streaming il piano regionale sui test sierologici. Resta però il dubbio su come si potrà fare per i più piccoli, i bambini da 0 a 3 anni, per i quali i pediatri chiedono da tempo a gran voce la possibilità poter prescrivere i tamponi, richiesta già accolta ad esempio dalla Regione Veneto. Pubblichiamo integralmente la lettera aperta all’assessore regionale Donini della pediatra modenese dottoressa Scalera, della Federazione Italiana Medici Pediatri.

 

“Oggi termina l’incarico del dr. Venturi e da domani in Emilia -Romagna l’assessore regionale alla sanità Donini tornerà ad occuparsi dell’emergenza Covid. Sappiamo tutti il perché della sua assenza, come medico  e come persona sono contenta, come tutte le volte che  accade, che sia guarito e stia bene.

Sempre come medico, non avendo vincoli  di dipendenza e non condividendo il principio per cui l’emergenza giustifica tutto, anche il non rispetto dei ruoli professionali, mi permetto di farle presente che concedermi la facoltà di prescrizione non rientra nei suoi poteri. Mi basta essere Medico, abilitata ed iscritta all’Ordine per poterlo fare.

Quanto premesso per dire che la prima impressione che si ha leggendo la delibera approvata il 6 maggio e la successiva dell’8, dalla Regione Emilia Romagna, è che la lunga assenza non le ha dato la possibilità di ascoltare le richieste dei  Medici e/o che le consegne  dal suo predecessore non sono state  accurate.

I medici, sopratutto i Pediatri  di libera scelta, categoria di cui faccio parte, avevano chiesto che  fosse loro concesso di prescrivere il tampone orofaringeo come prestazione convenzionata con specifica esenzione ticket e di poter rendere possibile la effettuazione delle indagini sierologiche anche sulla popolazione pediatrica.

La richiesta della effettuazione dei tamponi, avanzata dalla Federazione Italiana Medici Pediatri,  è stata accolta dalla Regione Veneto con una delibera del 6 maggio. La Giunta Regionale ha ampliato ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta la prescrizione del tampone orofaringeo collegato al corona virus. Si tratta di una procedura esente ticket che si effettua inserendo uno specifico codice nel momento della compilazione della ricetta dematerializzata.

Cosa ben diversa da quanto deliberato dalla Regione  Emila Romagna  in base alla quale  ANCHE I PRIVATI CITTADINI, POTRANNO DECIDERE DI EFFETTUARE I TEST SIEROLOGICI IN SICUREZZA PRESSO I LABORATORI AUTORIZZATI DALLA REGIONE PRESENTANDO UN RICHIESTA SOTTOSCRITTA DA UN MEDICO DI FIDUCIA.

Tralasciando il fatto che la delibera è stata emessa senza la necessaria e dovuta  organizzazione cogliendo di sorpresa non solo i medici ma anche le AUSL, generando il prevedibile caos, tralasciando anche il come e il perché sono stati scelti i  due laboratori privati, mi preme farle presente che ancora una volta le esigenze di noi Pediatri, atte a salvaguardare la salute dei nostri piccoli pazienti,  sono state del tutto ignorate in quanto i due laboratori, da me interpellati, non effettuano prelievi ai bambini 0-3 anni.

Chiedo quindi anche a Lei:

  1. come faccio a far fare il tampone ai miei pazienti visto che l’Igiene Pubblica molto spesso non evade le richieste  inoltrate;
  2. dove posso fare eseguire le indagini sierologiche ai miei piccoli pazienti;
  3. trattandosi di minori (esenti da ticket sotto i 6 anni di età) i 50 euro del costo dell’esame da chi devono farseli rimborsare?” 

Dott.ssa Elisabetta Scalera, Pediatra Cardiologa Neonatologa, Presidente Collegio dei Probi Viri, FIMP  MODENA

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