Il bilancio positivo della stagione sciistica: l’intervista a Luigi Quattrini del Consorzio del Cimone

A differenza dello scorso anno, quando debuttò a metà novembre, quest’anno la stagione sciistica nell’Appennino modenese è iniziata a metà dicembre e prosegue fino a fine marzo. E’ già tempo di bilanci, di contare cioè i numeri dell’affluenza sulle piste che si confermano in linea con i dati della stagione record precedente, seppur con l’apertura posticipata di un mese, come spiega Luigi Quattrini del Consorzio del Cimone: “La stagione sta andando bene ed è in crescita rispetto alla media degli ultimi cinque anni. L’anno scorso abbiamo avuto una stagione da record, anche perché avevamo aperto il 18 novembre mentre quest’anno abbiamo aperto il 16 dicembre, un mese più tardi. Siamo soddisfatti comunque, siamo su! Vedremo inoltre come andrà fino alla fine dell’inverno. Diciamo che già oggi la stagione ci soddisfa”.

Quante sono le persone che scelgono l’Appennino per sciare?
La media che facciamo è sulle giornate scii, che variano ogni anno, ma sono all’incirca sulle 250/300 mila. Per spiegare bene, se uno sciatore viene 5 volte lo contiamo 5 volte, non parliamo di 250mila persone ma di giornate scii, di presenze.

Prevale ancora la gita in giornata? Gli sciatori vengono e poi tornano giù nelle città?
Il grosso delle presenze sì, come dice lei, è dato dal pendolarismo, fanno la giornata o il week end ma c’è una parte delle presenze che si ferma, alloggiano per 5/6 o 7 giorni nelle case e negli alberghi, come accade nel periodo natalizio. Anche in questo periodo, ad esempio, nei territori del Consorzio alloggiano alcune scuole, alcuni vengono dall’estero, dal Belgio ad esempio, e da altri paesi. La maggior parte del movimento, però, è pendolare mentre il 10/15% si ferma per più giorni.

Quali sono le priorità da affrontare secondo il Consorzio?
Attualmente una delle priorità è potenziare l’impianto di produzione della neve e quindi aumentare le risorse idriche che sono importanti anche per l’estate. Guardi sono appena uscito da una riunione dove abbiamo affrontato proprio questo argomento. Inoltre, siamo impegnati con la Provincia per tentare di aggiungere altri servizi in pista, dai servizi igienici alla ristorazione, per andare incontro alle esigenze dei turisti.

Quanti lavoratori impiega il comprensorio?
Solo come Consorzio Cimone abbiamo un centinaio di persone, tra addetti agli impianti, addetti ai battipista, al pronto soccorso e alle biglietterie. Poi ci sono i ristoranti, i bar, le scuole di scii e altre imprese per diverse centinaia di persone.

E’ stata una stagione davvero poco nevosa…
Sì è stata una stagione con poca neve, ma noi per fortuna abbiamo un buon impianto di produzione neve che, come dicevo, stiamo potenziando e per fortuna abbiamo avuto sole e bel tempo per tutto l’inverno, anche per questo abbiamo avuto comunque un buon risultato.

Dobbiamo forse imparare dalla Romagna? Che non ha un mare caraibico ma in quanto a servizi e accoglienza è al top…
Ecco, brava! Noi stiamo tentando di copiare un po’ dai romagnoli!

E pare che ci stiano riuscendo perché, in effetti, sull’andamento della stagione in termini di skipass, rispetto alla media degli ultimi cinque anni, la stagione in corso sta registrando un più 15-20% e va bene anche lo sci di fondo a Frassinoro, nonostante un avvio anche qui in ritardo, con le piste che saranno aperte anche il prossimo fine settimana; buono l’andamento complessivo anche alla stazione delle Polle.

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