La storia di Angelo, bimbo salvato dagli ospedali di Modena e Padova

Un tumore raro, un sarcoma del palato, curato grazie alla collaborazione tra il Policlinico di Modena, l’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Padova e l’Istituto Oncologico Veneto di Padova che ha permesso di utilizzare la brachiterapia, una metodica che permette di irradiare tumori aggressivi localizzati in zone particolarmente difficili, limitando al minimo gli effetti collaterali della radioterapia. Questa, in breve, è la storia di Angelo (nome di fantasia), un bimbo modenese di cinque anni al quale, nell’agosto 2015, venne diagnosticato un sarcoma a cellule fusate del palato, un tumore rao (1 % dei tumori pediatrici) ma dalla prognosi infausta (40 % di sopravvivenza) e che oggi è in remissione.

Quando i genitori di Angelo tornano dalle vacanze – spiega il prof. Lorenzo Iughetti, Direttore dell’Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Modena – riscontrano che il bambino ha una tumefazione nel palato. Viene prescritta una TAC, ma i risultati non tranquillizzano, così a Modena viene eseguita una biopsia che conferma la presenza di un sarcoma del palato molto aggressivo”.

Nonostante i numerosi trattamenti – continua la dottoressa Monica Cellini, referente dell’Oncoematologia Pediatrica del Policlinico – il tumore ha continuato a progredire nella crescita. Ci siamo consultati con l’Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Padova, che è il centro di riferimento nazionale per queste patologie. Abbiamo deciso per l’intervento chirurgico seguito da un particolare trattamento radioterapeutico, la brachterapia”.

Dopo aver illustrato e condiviso con i genitori il difficile percorso terapeutico, Angelo è stato operato al Policlinico di Modena dall’equipe del prof. Luigi Chiarini. Il tumore è stato rimosso grazie a un intervento che richiedeva grande esperienza e capacità per essere seguito. In seguito il dot. Giovanni Scarzello, medico radioterapista dell’Istituto Oncologico Veneto di Padova, ha posizionato nel letto tumorale degli speciali vettori, destinati a fare da guida ai fasci di radioterapia. Il giorno dopo l’intervento Angelo è stato trasportato a Padova per l’intervento brachiterapico. Il prof. Iughetti ha rassicurato sulle sue condizioni: “Il trattamento a Padova è durato sette giorni, in seguito Angelo è rientrato a Modena dove con un nuovo intervento gli è stata inserita una protesi provvisoria. Col passare del tempo ha ricominciato ad alimentarsi, sorridere, giocare. Oggi, a distanza di un anno dall’intervento, sta bene, i controlli effettuati confermano la remissione del tumore”.

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