Lettere a Vivo: Farmacisti, biologi e psicologi chiedono la laurea immediatamente abilitante come medici e infermieri

Pubblichiamo integralmente una lettera giunta in redazione sul problema della abilitazione immediata all’esercizio della professione anche di farmacisti, biologi e psicologi. Ricordiamo che se volete scrivere a Vivo lo potete fare alla mail redazione@vivomodena.com

“Siamo farmacisti, biologi e psicologi che si sono laureati con laurea magistrale nell’anno accademico 2019/20 che per poter esercitare la loro professione devono conseguire l’abilitazione tramite l’esame di stato. Premesso questo vorremmo porre l’attenzione su quanto segue e soprattutto in riferimento all’attuale situazione sanitaria che ha rilevato enormi falle nel e del sistema. Durante l’emergenza Covid 19 il comparto sanità al quale anche noi apparteniamo ha ottemperato egregiamente al proprio dovere. Per far fronte a una delle sopracitate falle del sistema sanitario il Ministero competente ha deciso di rendere abilitante la laurea in medicina e in scienze infermieristiche senza la necessità di sostenere l’esame di stato. Durante questo periodo non sono stati solo medici e infermieri che hanno svolto il loro servizio, pagandone un tributo personale in termini di vite umane, ma anche farmacisti, biologi, psicologi  che hanno ottemperato al proprio dovere professionale non lesinando a sacrificare la propria salute e anche la vita. Crediamo che tutto il comparto afferente alla sanità abbia dimostrato una responsabilità individuale che è diventata sistemica in grado poi dì abbracciare una più grande complessità prendendo in considerazione non solo la propria figura come membro a se stante, ma inserendola in un team, in una squadra che è diventata vincente. Il farmacista, nel cui percorso accademico è stato aggiunto l’esame di farmacologia che nel 57 , anno in cui è stato istituito l’esame di stato non era contemplato, ha avuto una valenza sociale ascoltando, tranquillizzando e indirizzando alle strutture competenti; il biologo che non ha smesso un attimo di contribuire con celerità alla diagnostica; allo psicologo che è chiamato ad assumere un ruolo essenziale nel recupero psicologico post-traumatico.

Alla luce di quanto esposto risulta ancora più stridente la scelta politica di non riconoscere a queste tre specialità afferenti al dipartimento della sanità gli stessi diritti che sono stati concessi ai neolaureati in medicina e scienze infermieristiche nonostante la favorevole presa di posizione del Ministro dell’Università. A ciò vogliamo aggiungere anche una breve considerazione sui riflessi economici di questa scelta : in un momento in cui tante famiglie si trovano in condizioni di necessità viene richiesto un esborso  economico quantificabile in 400/500 euro per poter sostenere l’esame di stato. Un ‘ultima  considerazione si rende necessaria: ad oggi , pur essendo stata data un indicazione temporale generica ( mese di luglio) non risulta ancora chiaro quale sarà il programma su cui verterà l’esame di stato almeno per farmacia e L’ attuale situazione che ci obbliga ancora al distanziamento sociale  impone di sostenere le prove tramite un collegamento internet con il rischio, previsto, di avere invalidata la prova nel caso di  perdita connessione.

A questo punto le tre PROFESSIONALITÀ chiedono che sia previsto lo stesso trattamento rendendo la laurea abilitante all’esercizio dell’attività professione.

Distinti saluti, Andrea”

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