Luglio e agosto, che estate sarà? Parola al meteorologo Luca Lombroso

Abbiamo avuto, fin qui, un’estate piacevole, calda ma non troppo, ventilata il giusto e poco afosa… perfetta! Anche se non tutti apprezzano e vorrebbero un’estate più calda, noi che apprezziamo a cosa dobbiamo dire grazie? Risponde Luca Lombroso, meteorologo e presidente di Emilia Romagna Meteo: “Dovremmo dire grazie al riscaldamento globale perché giugno, maggio e parte di aprile sono stati comunque più caldi del normale e non di poco. E’ un’estate, finora, senza le ondate di caldo estremo arrivate negli ultimi anni, con la ‘nuova normalità’. Abbiamo avuto giornate non eccessivamente calde, ma quasi sempre sopra la media stagionale. Per intenderci, qualche anno fa, un mese di giugno così era normale nella prima parte di luglio”.

Negli ultimi anni, abbiamo imparato a temere l’anticiclone Africano e ci ritroviamo a sperare che arrivi quello ‘buono’ delle Azzorre. Ci spiega la differenza tra i due?
Quello delle Azzorre è un anticiclone classico, quasi tutto l’anno è sull’Oceano Atlantico e, a fasi alterne, si espande sul Mediterraneo. Negli anni ’80 lo temevamo perché portava caldo e lo porta ancora, con la differenza che ora arriva anche quello africano, molto più raro un tempo, che porta caldo estremo. L’anticiclone delle Azzorre, ora, è quasi un sollievo anche perché, in certe posizioni, va verso il centro Europa, portando indietro correnti più fresche. Rispetto a 30 anni fa, comunque, il pianeta è più caldo di circa un grado e il Mediterraneo e l’Italia lo sono di circa 2/4 gradi. C’è uno spostamento dei sistemi, dove si trovano i due anticicloni, probabilmente causato da squilibri globali. Il pianeta è più caldo, ma alcune zone sono più fredde del normale. Il Nord Atlantico, ad esempio, sperimenta situazioni di relativo più freddo e il rallentamento della Corrente del Golfo. Un’altra cosa che sconvolge un po’ tutto è la riduzione dei ghiacci al Polo Nord, fa più caldo e questo sposta le perturbazioni.

Si può individuare una tendenza generale per luglio e agosto?
Innanzitutto, contro ogni forma di ‘meteo dipendenza’, vorrei prima dire che chi ha la possibilità di andare in vacanza, beato lui, lo deve fare senza esitare o farsi condizionare dalle previsioni stagionali! Sono molto più utili le previsioni fino a 2 giorni, che consentono, queste sì, di pianificare le attività. Detto questo, come linea di tendenza, l’estate pare essere meno estrema rispetto al 2017, ma non è escluso che possano arrivare ondate di calore. A maggio, le tendenze indicavano un’estate non calda e piuttosto piovosa, ora indicano, invece, un’estate un po’ più calda e più piovosa in alcune zone d’Italia e meno in altre. Potremmo comunque avere giornate a 40° o, come già capitato in passato, giornate che non superano i 22/23. Lo stesso vale per le piogge.

A proposito di pioggia, come va rispetto alla media stagionale?
Siamo nettamente al di sopra, è una stagione calda e piovosa. Come Osservatorio Unimore, rileviamo che giugno sta tendendo a diventare più piovoso, quasi come aprile, perché ci sono più temporali.

In effetti, ne abbiamo visti parecchi. Di fronte a un temporale improvviso, però, ancora non sappiamo bene cosa fare…
Qualche giorno fa, pensi, si vedeva chiaramente l’irruzione di trombe marine sull’Adriatico e c’era gente che rimaneva in acqua! Non abbiamo ancora la cultura di reagire di fronte a questi fenomeni, nuovi come tempi e intensità, dobbiamo imparare a portare la sicurezza in primo piano. Bisogna ripararsi, allontanarsi da vetrate e finestre, spiagge o parchi. Se si sta guidando verso un nuvolone nero, occorre fermarsi e aspettare che passi, non certo andargli incontro. Come Emilia Romagna Meteo, insieme a Transition Italia, proponiamo una conferenza educativa, ‘Attenti al Meteo’, per far capire come, in breve, potremmo dover passare da un comportamento di routine a uno di emergenza e auto protezione, per mettersi al sicuro. Eclatante il caso dei sottopassi chi si vanno allagando, assolutamente da evitare ma dico anche che, ovviamente, vanno costruiti meglio… Le nostre città, quasi tutte, non sono progettate per sopportare questi fenomeni.

Iniziative o link di approfondimento che vuole segnalare?
Segnalo che esiste un elenco di meteorologi professionisti con certificazione rilasciata dall’agenzia Dekra (www.dekra.it) in base a un protocollo stilato da Servizio Meteorologico dell’Aeronautica, Università e CNR. Aderiamo a un codice deontologico e ci impegniamo a non usare termini come ‘bomba d’acqua’, a distinguere tra vento forte e tromba d’aria e a non fare in nessun caso informazione allarmistica.

di Patrizia Palladino

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