Polo Sant’Agostino, il progetto culturale e architettonico

Le linee strategiche del progetto culturale, elaborate da Comune, Ministero, Università e Fondazione con la collaborazione degli esperti della Fondazione Fitzcarraldo, hanno come obiettivo la realizzazione di un Polo culturale che rappresenti un crocevia fra arte, formazione e tecnologia. Il lavoro sviluppato ha preso in esame esperienze nazionali, internazionali e ha avviato laboratori di co-progettazione e ideazione cogliendo sollecitazioni e istanze provenienti da realtà culturali cittadine.

La visione è quella di costruire nel cuore di Modena un Polo della Cultura, internazionale e multidisciplinare, che contribuisca ad aumentare l’attrattività culturale del territorio, cercando anche di perseguire la sostenibilità economica delle attività culturali, a creare uno spazio di dialogo tra cultura umanistica e cultura scientifica. La mission del progetto culturale è incentrata nel binomio eredità e innovazione: da una parte, raccogliere e rendere disponibile il patrimonio di storia e cultura per un investimento di conoscenza orientato al futuro; al contempo, valorizzare gli istituti culturali attraverso lo sviluppo di servizi innovativi.

La proposta culturale sarà caratterizzata dall’organizzazione di luoghi e funzioni, caratterizzati ad esempio da progetti sviluppati con modalità di coordinamento, co-progettazione e sinergia tra i diversi soggetti coinvolti nel Polo della Cultura. Si propone, infine, di predisporre spazi condivisi destinati alla co-produzione e all’interazione tra gli istituti per attività comuni: digitalizzazione del patrimonio, interscambio di esperienze.

 

IL PROGETTO ARCHITETTONICO

Più spazi per la valorizzazione della Biblioteca Estense e della Poletti, il raddoppio della superficie a disposizione della Galleria Estense, dei Musei Civici e dell’Archivio storico, due nuove sale mostre di ampie dimensioni: una nel Sant’Agostino e l’altra a piano terra nel Palazzo dei Musei. Sono alcuni degli elementi del progetto che riguarda i 20 mila metri quadri del Sant’Agostino e i 22 mila metri quadri del Palazzo dei Musei e dell’ex Ospedale Estense.

In particolare, i Musei civici passano dagli attuali 3 mila a 6 mila metri quadri, la Biblioteca Poletti da 700 a mille metri quadri, l’Archivio storico da 400 a 800, la Galleria Estense da 2 mila a 5 mila. Inoltre, sia nel Sant’Agostino sia  nell’ex Estense saranno disponibili spazi per esposizioni temporanee.

Nel Sant’Agostino la fondazione Modena arti visive avrà a disposizione 2 mila metri quadrati più altri 1.500 specifici per il Museo della Figurina. Per l’area formativa sono previsti 2.400 metri quadrati, mentre l’Auditorium è di 400 metri quadrati su due livelli.

La progettazione degli interventi edilizi farà riferimento alle linee guida “Gbc historic building”, un sistema di valutazione a punteggio di carattere volontario per la certificazione del livello di sostenibilità degli interventi di conservazione, recupero e integrazione degli edifici storici, nel rispetto e nella tutela del valore storico-testimoniale e culturale.

Sara realizzata anche una centrale di trigenerazione, che possa servire una parte di centro storico. Lo studio di fattibilità tecnica ed economica prevede un impianto di teleriscaldamento/teleraffrescamento, situato ai margini del centro storico: oltre alla produzione di energia termica e di energia frigorifera, sarebbe possibile produrre energia elettrica che, al netto degli autoconsumi, sarebbe immessa nella rete di distribuzione e venduta.

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