Scuole Superiori, la scelta dei ragazzi: ne parla la Dirigente Scolastica Silvia Menabue

Il 7 febbraio, con il dato ancora in evoluzione ma vicino alla sua versione definitiva, gli iscritti al primo anno delle Scuole Superiori di tutta la provincia di Modena, erano 7.260. Quali sono gli indirizzi più scelti dai ragazzi e, soprattutto, ci sono novità di rilievo rispetto al passato? Lo abbiamo chiesto alla Professoressa Silvia Menabue, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Modena: “Rispetto al passato non c’è uno spostamento significativo, ma si registra un buon incremento di iscritti ai licei – ci spiega la Professoressa Menabue – con il Classico che recupera e inverte la tendenza al calo e lo Scientifico che, pure, registra un buon incremento. Il Linguistico, invece, non cresce ma resta stabile. Un buon esito, di cui siamo molto fieri, si registra in particolare sull’istruzione tecnico-professionale che, diversamente dal resto d’Italia, in Emilia-Romagna conta più iscritti rispetto ai licei. Le nostre scuole tecnico-professionali si confermano molto attrattive per l’alta qualità del servizio fornito di concerto con il territorio e penso all’ottimo studio della Camera di Commercio sulle prospettive occupazionali dei prossimi anni ma anche all’offerta di Confindustria in termini di orientamento. Abbiamo il 44% di iscritti nei licei e il 56% negli indirizzi tecnico-professionali”. 

Gli open day, giornate in cui le scuole si aprono alle visite per farsi conoscere, sono molto frequentati, ma aiutano efficacemente i ragazzi a scegliere?
E’ molto importante che le famiglie ricevano un’informazione puntuale sull’offerta formativa del territorio, per poi orientare i ragazzi tenendo conto di attitudini e prospettive occupazionali. Il lavoro sull’orientamento deve proporre alle famiglie, da un lato, informazioni corrette sull’offerta formativa e dall’altro fornire, sulla base delle analisi di mercato del sistema camerale, un quadro delle professioni più richieste. L’orientamento include, naturalmente, anche una riflessione sulle competenze acquisite alle scuole medie che sfocia nel ‘giudizio orientativo’. Gli open day, che sono stati molto frequentati, devono il loro successo proprio alla forte sinergia che c’è tra scuole e territorio.

Ci ha già chiarito, in parte, come la scuola si raccorda con il mondo delle professioni. Altro da aggiungere sul rapporto tra scuola e impresa?
In tutte le scuole tecnico-professionali del territorio c’è un comitato tecnico-scientifico che include figure provenienti dalle aziende e che contribuisce alla progettazione dell’offerta formativa. La sinergia tra scuola e mondo del lavoro è molto, molto forte. La qualità della nostra istruzione tecnico-professionale nasce proprio dallo strettissimo rapporto con il territorio. Tutte le attività delle scuole, dagli stage all’alternanza scuola lavoro, sono fortemente in raccordo con il mondo delle imprese e del lavoro.

Quali sono le percentuali di occupati dopo il diploma?
Guardi i nostri distretti primeggiano anche a livello europeo, pensi che in alcuni indirizzi i ragazzi vengono intercettati dalle aziende già al quarto anno, durante il periodo di stage, e quando escono diplomati hanno già un posto di lavoro. Il livello occupazionale delle nostre scuole tecniche raggiunge il 90%.

 

di Patrizia Palladino

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