Sito Unesco, almeno 300mila visite in Duomo nel 2018

Sono stati almeno 300 mila i visitatori del Duomo di Modena nel 2018, in un anno nel quale la Cattedrale romanica al centro del sito Unesco di piazza Grande patrimonio dell’Umanità con la Ghirlandina e Palazzo Comunale, è stata anche interessata a lavori di restauro e consolidamento. Il dato è ricavato sottraendo al totale (726 mila) più della metà degli accessi contati da un nuovo sistema di rilevazione, ipotizzando che si tratti di fedeli. In un mese tipo (maggio) una analisi specifica e molto prudenziale, rivela che la percentuale di visitatori rispetto ai fedeli e a chi frequenta le funzioni religiose è circa del 50%. Gli accessi sono stati contati dal sistema digitale a raggi infrarossi che trasmette i dati via radio, installato nell’ambito di una ulteriore collaborazione tra Comune di Modena e Basilica Metropolitana per qualificare il sistema di accoglienza e visita del sito Unesco, all’interno di un progetto legato al turismo, grazie anche al sostegno della Regione Emilia – Romagna.

Il nuovo sistema installato va a completare il sistema di monitoraggio dei visitatori del sito Unesco, che per gli altri luoghi visitabili è affidato a schede costantemente aggiornate gestite da un software specifico. Questo computa biglietti unici per il sito Unesco e biglietti dei singoli luoghi in esso compresi (Ghirlandina, Musei del Duomo, Sale storiche e Acetaia di Palazzo Comunale) oltre a eventuali accessi omaggio e in momenti di gratuità, registrando anche le provenienze dei visitatori del Sito, che anche nel 2018 sono aumentati.

Considerando poi i mesi da maggio a luglio come quelli tra i preferiti per il turismo nelle città d’arte e prefigurando il grande afflusso previsto ad esempio per il Motor Valley Fest di maggio, il Servizio comunale Promozione della città e Turismo sperimenterà, per favorirne ulteriormente la fruibilità, l’apertura della Ghirlandina in tutti i giorni della settimana compreso il lunedì, attuale giorno di chiusura.

Tutto va contestualizzato nel complesso di azioni intraprese per la tutela e la valorizzazione del Sito Unesco anche in chiave turistica – ha sottolineato l’assessora Ferrari che comprendono restauri, nuovi progetti come l’ampliamento dei Musei del Duomo, l’apertura da maggio e per tre mesi della Ghirlandina sette giorni su sette, l’istituzione del biglietto unico, nucleo di una sinergia effettiva con reciproco rilancio tra i diversi luoghi del Sito, che si avvantaggiano reciprocamente ciascuno dei flussi generati dagli altri”.

Il vicensindaco Cavazza si è invece soffermato sul valore della collaborazione tra Comune e Curia e “sull’importanza che arte, cultura, storia e bellezza diventino sempre più, a partire dal Sito Unesco, elementi di attrattiva integrati alle altre motivazioni, come motori ed enogastronomia che spingono tante persone a scoprire Modena”.

I sensori installati, che monitorano tutti gli accessi al Duomo, funzionano a batteria e usano tutti la tecnologia di conteggio a interruzione di raggi infrarossi: ogni persona che passa è contata quando interrompe il raggio dal proiettore al ricevitore.

Nel 2018 hanno registrato oltre 726.000 accessi nel Duomo di Modena con picchi nei mesi di aprile e maggio (oltre 73.000 al mese), settembre (oltre 65.000) e dicembre (oltre 75.000). L’andamento rispecchia la stagionalità turistica registrando in primavera e autunno i migliori risultati, mentre dicembre è caratterizzato, come anche gennaio, dalle festività religiose.

Oltre al sistema di monitoraggio, sempre grazie ai progetti sviluppati congiuntamente tra Comune e Curia, è stato avviato nel 2018 un sistema sperimentale di prenotazione visite al Duomo per gruppi di più di 10 persone, affidato dal Comune all’Ufficio di Accoglienza Turistica. Il sistema, che prevede la registrazione online con una specifica “form”, è risultato molto gradito dai gruppi che in questo modo possono organizzare in orario certo la visita, non arrecando disturbo alle funzioni religiose. Nel 2018 l’hanno utilizzato 533 gruppi, per un totale di 17.555 persone di cui quasi un terzo, 5230, erano stranieri.

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