Vox Populi: il Novi Sad sempre meno sicuro

Spaccio dilagante al Novi Sad che si conferma essere una delle principali piazze modenesi. Nell’ultimo anno sono stati intensificati i controlli da parte di polizia e carabinieri ma la situazione in zona è diventata insostenibile. Non passa giorno che le forze dell’ordine non intervengano nei dintorni della stazione delle autocorriere e poi all’interno del parco, la zona cittadina più critica sotto il profilo della sicurezza e della vivibilità. A controllare il mercato della droga sono soprattutto nigeriani, tra cui diversi richiedenti asilo, che vengono puntualmente fermati ed arrestati per poi tornare in libertà come se niente fosse dopo pochi giorni. Tutto ciò desta un forte allarme sociale nei frequentatori del parco e nei commercianti di via Berengario esasperati di fronte a questa situazione. A destare preoccupazione la presenza di scuole vicine e il fatto che numerosi studenti approfittino della presenza di pusher per acquistare droga prima di entrare in classe. Nonostante i controlli frequenti e assidui da parte della polizia la situazione non migliora. Le studentesse che devono raggiungere l’università attraversano il parco accompagnate, chi si reca al parcheggio sotterraneo non può contare su alcun vigilante ma deve fare affidamento solo sul sistema di videosorveglianza. Frequenti anche gli scippi, soprattutto nelle ore serali. E in tutto questo contesto di insicurezza il sindacato di Polizia Siulp denuncia la mancanza di mezzi e personale con un numero di agenti in servizio aggiornato al 1989. Modena resta infatti esclusa dal potenziamento delle questure mentre Rimini avrà 100 uomini in più e Reggio Emilia 30. Decisione che renderà difficile il turnover legato ai pensionamenti. “Non conosco il piano di potenziamento delle Questure italiane di cui parla il Siulp – ha commentato il sindaco Muzzarellima se i dati corrispondono al vero, per Modena e provincia sono inaccettabili”.

I pareri dei commercianti e frequentatori del parco

Jessica, barista: “Non mi sento per niente sicura a lavorare in questa zona, devo farmi accompagnare. Si vedono le solite facce che spacciano ed è pericoloso“.

Edoardo, studente: “Ci passo per venire all’università, noto un grande aumento di immigrati ma non ho mai avuto problemi. Secondo me non è così male come la dipingono“.

Massimo, tabaccaio: “Nel parco la situazione è incontrollabile: di giorno polizia e carabinieri li arrestano, ma il problema è sempre quello: la sera torna tutto come prima“.

Francesca, avvocato: “Nel Novi Park non c’è mai nessuno a controllare. Ti devi fidare della videosorveglianza, ho uno spray antiaggressione ma non mi sento sicura“.

Francesco, barista: “E’ peggiorata molto, sono qui da 20 anni ed ora è fuori controllo. Non servono gli interventi delle forze dell’ordine se escono subito di prigione“.

Elisa, studentessa: “Io attraverso il parco tutti i giorni e non sono mai da sola proprio per paura e mancanza di sicurezza nella zona, troppa delinquenza“.

di Giada Chiari

(Vox Populi, pubblicato nel numero di Vivo Modena del 28/03/18)

 

 

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